"Arrivano i tagli al Mibact ed allo spettacolo dal vivo. Ma nella stessa legge (n. 50 del 24 aprile) si legge dello stanziamento per il solo teatro Eliseo di Roma di due milioni €. Allora sorge spontanea la domanda: quali politiche si fanno in Italia per lo spettacolo dal vivo?" dichiara Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil.
"Molti teatri sono in crisi perché le risorse pubbliche sono insufficienti e in particolare quelle locali si sono ridotte e vengono stanziate in ritardo. Gli artisti ricevono con enorme ritardo i propri compensi, che negli ultimi anni si sono ridotti, e i pochi dipendenti stabili in alcuni casi vedono le proprie retribuzioni slittare nei pagamenti."
"Il fondo unico per lo spettacolo dal 1985 si è dimezzato mentre si è ridotto ad un quarto il finanziamento complessivo rispetto al PIL. La situazione degli artisti presenta aspetti drammatici."
"Una ricerca promossa da SLC CGIL ne evidenzia gli aspetti più' gravi e sarà presentata a Roma il prossimo 4 maggio al Teatro Sala Uno - annuncia Bizi. Il settore del teatro, della musica, della danza, dei circhi e dello spettacolo viaggiante chiede maggiori tutele ed politiche lungimiranti."
"Chi pensa che tagliando i fondi ai ministeri si ottenga il risultato di tagli indolori sbaglia. Questi tagli si abbatteranno sulla pelle dei lavoratori dello spettacolo."
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