"In occasione della tavola rotonda organizzata il 15 u.s. dalla cooperativa Doc Servizi, con il Ministro del Lavoro Poletti, abbiamo presentato in sintesi la ricerca Vita da Artisti - così annuncia Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil.
"Il Ministro ha condiviso la necessità di un tavolo congiunto tra il Ministero dei Beni Culturali, quello del Lavoro e quello dell'Economia. E' infatti necessario prendere atto dell'atipicità del settore dello spettacolo e dotarlo un sistema di welfare che risponda al bisogno degli artisti - prosegue la sindacalista.
"Pochissimi di loro hanno accesso alla Naspi (la vecchia disoccupazione); per questo strumento pensato per settori più strutturati, e' necessario dichiarare la disponibilità a qualsiasi impiego, pena la perdita dell'indennità. I lavoratori dello spettacolo, ad eccezione di una minoranza, lavorano strutturalmente a termine, ma sono professionisti - conclude Bizi. Nei periodi di non lavoro si formano e cercano nuovo lavoro. Perché dovrebbero, per mantenere il pagamento della disoccupazione, accettare di lavorare in altri contesti?"