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Servizi postali

Il Coordinamento Nazionale Area Servizi si è riunito in data 12 dicembre. Prima dell’apertura dei lavori il Coordinamento ha osservato un minuto di silenzio unendosi al lutto che la scorsa notte ha interessato la famiglia del compagno Carlo Tarlini.Il Coordinamento Nazionale Area Servizi si è riunito in data 12 dicembre. Prima dell’apertura dei lavori il Coordinamento ha osservato un minuto di silenzio unendosi al lutto che la scorsa notte ha interessato la famiglia del compagno Carlo Tarlini.Nella relazione del segretario sono state evidenziate le criticità che il settore sta attraversando, prospettate una serie di iniziative da realizzare ad inizio 2019 e rappresentata, in modo esaustivo, la necessità di un contratto di settore dei servizi postali.Il coordinamento esprime grande preoccupazione alla luce della recente autorizzazione al servizio di recapito acquisita da Amazon, autorizzazione che rischia di minare l’efficacia dell'accordo PCL dell'8 febbraio 2018; la possibilità, infatti, che la multinazionale americana possa organizzare una propria rete per la consegna dei pacchi, anche qualora si limitasse alle sole città metropolitane o di alta intensità di popolazione, comprometterebbe la tenuta della divisione, che con grandi sforzi si è cercato di garantire con l’ultima riorganizzazione. Da qui nasce anche la necessità di addivenire in tempi brevi alla definizione di un contratto di settore, contratto che si rivolge a tutte le aziende che sul territorio agiscono nell’ambito del recapito: in tal senso il coordinamento conferisce mandato alla struttura nazionale per la definizione in tempi brevi di un avviso comune, condiviso da tutti gli attori del settore, per far emergere forte la necessità di un contratto di settore nazionale legato alla licenza postale.Relativamente al sopra richiamato accordo dell'8 febbraio, si deve dare priorità alla convocazione in tempi ristretti degli osservatori regionali, al fine di poter raccogliere formalmente tutte le criticità che dall'implementazione di tale accordo stanno emergendo sui territori. A valle di tali riunioni, il coordinamento ritiene necessario una sua convocazione per discutere la linea da tenere a livello nazionale. Le verifiche degli osservatori si pongono come speculari ad una efficace manutenzione dell'accordo, al tavolo nazionale, che permetta di apportare i giusti correttivi in modo da mantenere fermo l’obiettivo della tenuta occupazionale. Considerata la delicatezza dell’argomento il coordinamento ritiene doverosa una ulteriore sua convocazione per le eventuali determine che riterrà opportuno adottare.L’increscioso precedente creatosi in tempi recenti nelle agenzie di recapito, in cui si è proceduto in alcuni territori alla firma di un accordo in deroga al CCNL, spinge il coordinamento a ribadire la necessità di tenere ferme le tutele ed i diritti minimi contenuti nel CCNL, evitando forme di dumping a danno di altri lavoratori della filiera.Per quanto concerne la pubblicazione delle graduatorie CTD interessati dalle politiche attive, il coordinamento, nello stigmatizzare la mancata pubblicazione delle relative liste, chiede alla struttura nazionale di formulare apposito quesito al Garante della Privacy al fine di tutelare tali lavoratori da eventuali difformità nei punteggi calcolati che potrebbe arrecare loro danno.fine di tutelare tali lavoratori da eventuali difformità nei punteggi calcolati che potrebbe arrecare loro danno.La divisione MP, fortemente interessata dalle politiche attive, desta forte preoccupazione circa la tenuta del servizio negli uffici postali fortemente provati da una endemica carenza di personale, che rischia di compromettere le aperture degli uffici. Il rallentamento delle tempistiche di attuazione delle politiche occupazionali, aggiunta alle numerose uscite pergli esodi previsti al 31 dicembre, può comportare il rischio per l’azienda di incorrere in numerose multe da parte dell’Agcom, rischio che non può riversarsi sui lavoratori, generando ulteriore stress su personale già fortemente interessato da modalità di gestione operativa spesso contraddittoria e confusionaria.Per quanto concerne agli argomenti in discussione al tavolo nazionale, il coordinamento condivide la linea presentata dalla struttura nazionale per gli accordi relativi alla videosorveglianza ed allo smart working, ponendo l'accento, relativamente a quest'ultimo, sulla necessità di garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che caratterizza tale tipologia di svolgimento della prestazione lavorativa.Il Coordinamento da mandato alla struttura nazionale per chiedere all’azienda il rispetto del protocollo sugli appalti, allegato al CCNL.Nel rilanciare la necessità di riunire i vari coordinamenti tematici di categoria, si condivide la necessità di una riunione del coordinamento nazionale Area Servizi sui temi legati alla divisione COO, divisione di recente creazione, ma che rischia di essere minata dall'inizio nella sua fattibilità, considerate le numerose segnalazioni che pervengono dai Lavoratori.Il Coordinamento si esprime favorevolmente sulla decisione del fondo poste di procedere alla modalità di voto elettronico (con eliminazione della raccolta firme per la presentazione delle liste) per il rinnovo degli organismi: tale modalità, prima ancora di generare un forte risparmio economico per il fondo, si pone in linea con i tempi.Infine, per quanto concerne la proposta della struttura nazionale di rivedere la composizione del Coordinamento Nazionale Area Servizi, riducendone il numero dei componenti, garantendo la partecipazione di tutte le regioni, includendo un componente per ogni azienda del gruppo Poste, delle agenzie di recapito e degli appalti, rimodulando i numeri sulla base degli iscritti al 31 dicembre 2017, il coordinamento si esprime favorevolmente e conferisce mandato alla struttura nazionale per l’individuazione della nuova configurazione dell'organismo.Per ultimo il coordinamento approva il planning di iniziative presentato nella relazione di apertura.

Letto ed approvato all’unanimità

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