Da più di 7 mesi in Poste italiane, per esplicita volontà di alcune Organizzazioni Sindacali (ma la “passività” aziendale è quanto meno sospetta), sono state sospese le relazioni sindacali. Un’era geologica! E’ come se i sindacati delle Poste fossero cosa diversa dalle proprie Confederazioni e i lavoratori delle Poste, a differenza del resto dei lavoratori italiani, non avessero il diritto di incidere concretamente sulle trasformazioni aziendali e sulle conseguenti prospettive che li riguardano. Il riferimento è al completamento del processo di liberalizzazione dei servizi postali che è oramai inevitabile e che si è tentato di utilizzare come alibi per giustificare presunti nuovi esuberi, concentrati principalmente sul recapito. Noi pensiamo che non possa e non debba essere così. I problemi del recapito, ma più in generale della qualità/efficienza dei servizi postali, non nascono dalla liberalizzazione (rispetto alla quale andrebbe piuttosto riaccesa la discussione sul Contratto di settore, per tutelare i lavoratori e metterli al riparo, ovunque, dai fenomeni di dumping), ma dalla mancanza di un’idea organica di sviluppo. Persino il progetto Banca del Sud, sul quale c’era grande attenzione, ha dimostrato tutta la sua debolezza, mentre veniva confermata, di contro, la gravissima perdita d’interesse nei confronti degli asset fondamentali di Poste Italiane: i servizi postali. Bisognerebbe investire sulla logistica, sul trasporto e sui pacchi (il cui volume cresce ovunque nel mondo), piuttosto che immaginare riduzioni di personale e tagliare i servizi (vedi Contratto di Programma stipulato col precedente Ministro Romani), o ripercorrere gli stessi errori gestionali già commessi, che ne minano profondamente la qualità (la mancanza di scorte, la non sostituzione delle lunghe assenze, il mancato rinnovo del parco macchine quale elemento di garanzia reale per la sicurezza degli addetti). Un’altra grande preoccupazione riguarda l’idea che lo scorporo del Banco Posta, momentaneamente scongiurato, sia semplicemente rimandato. Per quanto ci riguarda l’unicità del Gruppo va mantenuta. E’ evidente però che in attesa che le organizzazioni sindacali superino le proprie divisioni neanche l’Azienda rimane immobile! E allora ecco la gestione degli accordi e, cosa ancor più grave, l’attuazione di nuovi processi di riorganizzazione avvengono senza alcun confronto. Questo è quanto sta accadendo anche nell’ambito di mercato privati dove l’ennesima riorganizzazione, impatta sugli orari e sulle procedure, attraverso modifiche organizzative che provocano la rivisitazione delle dotazioni organiche degli uffici, evidenziando il tentativo di fare a meno del Sindacato. Così come è già avvenuto che l’assenza di confronto sindacale sta determinando il fallimento del CRAL. Per non parlare di tutti gli altri argomenti, non meno urgenti, che da mesi sono rimasti in sospeso: la necessità di definire, dopo l’avvenuta erogazione dell’anticipo, l’accordo sul PDR; la verifica delle graduatorie per la mobilità; le stabilizzazioni dei precari; gli interinali (solo per citarne alcuni). Le preoccupazioni e le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane che abbiamo provato a sintetizzare in questo documento sono anche le nostre. Siamo convinti che la necessità di dare risposte al malessere che circola in azienda sia più importante del fatto che la SLC CGIL ha una opinione diversa sul collegato lavoro e la clausola compromissoria, motivo per cui, nonostante l’orgoglio di essere portatori di valori e di idee che ci contraddistinguono, continuiamo a ritenere che nei momenti più difficili devono essere ricercati gli elementi che uniscono piuttosto che quelli che dividono. Vogliamo dunque rivolgere un appello alle altre OO.SS., confidando su quel senso di responsabilità messo in campo dalle nostre Confederazioni, che dopo anni di separazione, nell’interesse dei lavoratori, hanno saputo ritrovare le “ragioni dell’unità”. Con questo spirito già ad ottobre avevamo chiesto a tutte le OO.SS. firmatarie del CCNL la condivisione del percorso per il rinnovo delle RSU, per garantire il diritto dei lavoratori ad eleggere le loro rappresentanze unitarie. Anche questo passaggio non è più rinviabile, motivo per cui, in assenza di accordo saremo costretti nostro malgrado, comunque, a procedere. Le lavoratrici e i lavoratori delle Poste non possono più aspettare. La Segreteria Nazionale SLC CGIL
TUTTE LE NOTIZIE
Poste: Inquadramento previdenziale del personale dipendente del gruppo POSTEL
18 Febbraio 2013
OGGETTO : Inquadramento previdenziale del personale dipendente del gruppo POSTEL / POSTEL Print - trasferimento della contribuzione dal Fondo quiescenza Poste ( Ex Ipost) al Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti ( INPS ). Messaggio INPS n° 2941 del 15 febbraio 2013...
Poste: Lettera A.D. estensione delle reti terze
12 Febbraio 2013
Lettera inviata all'Ing. Massimo SARMI, Amministratore Delegato, Poste Italiane SpA
Oggetto: Problematiche connesse all’estensione delle “reti terze”
Da tempo giungono alle scriventi notizie formali circa la decisa volontà aziendale di estendere ulteriormente le...
Poste: Lettera Appalti
8 Febbraio 2013
E’ di questi giorni la notizia che la Selex ES, Azienda titolare dell’appalto manutentivo nei Centri di Meccanizzazione postale ( 21 in Italia), assegnato in subappalto alla STAC per il Nord Italia ed alla Logos per il Sud, a seguito della nuova gara, cui ci risulta...
Poste: Progetto Corner Poste Mobile - Mercato Privati
6 Febbraio 2013
Si allega documento aziendale su Progetto Corner Poste Mobile.
Progetto Corner Poste Mobile_febbraio 2013
Poste: Lettera Slc su stipendi
4 Febbraio 2013
Dr. Paolo Faieta
Poste Italiane Spa
Oggetto: stipendi Febbraio 2013.
Con la presente, in considerazione della decurtazione salariale dovuta al recupero fiscale effettuata dall’azienda già nel mese di Gennaio c.a., chiediamo che la rata di Febbraio sia pro...
Poste: Lettera Ex Lotti Romana Recapiti
31 Gennaio 2013
Con la presente la scrivente Organizzazione Sindacale vuole innanzitutto rammentare a Poste Italiane che l’ultimo Decreto sviluppo ha rafforzato la Responsabilità Solidale del committente in tema di appalti e che le recenti novità sul tema della Responsabilità Social...