“Abbiamo appreso dall'Ansa di alcune affermazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato di Poste Italiane nel corso dell’Audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato, che sembrano legare l'attuazione del piano di razionalizzazione e chiusura degli Uffici Postali alla necessità di riduzione dell'organico in essere di 3800 unità.” Così dichiara Cinzia Maiolini, segretaria nazionale Slc Cgil.
“Ci preme sottolineare che, nella rappresentazione alle Organizzazioni Sindacali del Piano Industriale di Poste Italiane, l'AD non ha mai parlato di esuberi, men che meno collegati ad azioni di chiusura di uffici postali. Lo stesso vale anche per gli incontri successivi con la Divisione di riferimento.”
“Rispetto agli organici – conclude la sindacalista - l'AD ha sempre comunicato alle OO.SS. la prevedibile prosecuzione della fuoriuscita periodica di personale dall'Azienda secondo i trend numerici storici. Auspichiamo quindi che sia stato fatto dalla stampa un indebito accostamento tra due diversi dati, supponendone un nesso di causalità.”