Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

Servizi postali

È vero: dopo molti anni costellati da scelte governative scellerate e da non scelte colpevoli dovremmo esserci abituati alla assenza di un governo della cosa pubblica. Un governo che dovrebbe essere fondato sulla consapevolezza di essere temporanei amministratori di un patrimonio che appartiene alla collettività.
Ma noi abbiamo il vizio di coltivare la memoria storica, non fosse altro perché ancora oggi gestiamo il disastro provocato da quelle scelte e da quelle non scelte.
Per questo, leggendo le estemporanee dichiarazioni di chi prospetta una cessione ulteriore di quote azionarie di Poste Italiane, fino ad un ulteriore 30% al privato, manifestiamo chiaramente la nostra totale opposizione al progetto.
Il Gruppo Poste non è il salvadanaio cui attingere per compensare l'impossibilità immediata di procedere ad ulteriori privatizzazioni, peraltro discutibili.
E non è un Gruppo di scarso interesse per le politiche industriali ed economiche del Paese.
Più volte abbiamo pubblicamente indicato quali siano le possibili linee di ulteriore sviluppo del Gruppo, funzionali al sistema paese. Abbiamo parlato di logistica, di servizio integrato alle piccole e medie imprese, servizi ulteriori al cittadino ed esercizio di un ruolo primario per l'implementazione della digitalizzazione del Paese. Senza dimenticare che Poste Italiane svolge quotidianamente servizi che rientrano nella attuale definizione legislativa di servizio universale.
Tutti temi che necessitano di un governo pubblico, di una linea di indirizzo che guardi aldilà dei ricavi del medio periodo e possa prevedere anche investimenti di lungo periodo.
Pensare dunque di cedere il controllo dell'azienda al capitale privato mantenendo solo un 35% in mano pubblica è un errore che peserebbe sull'intera collettività.
Dicemmo, prima della quotazione in borsa, come fosse necessario che lo Stato mantenesse il controllo maggioritario del Gruppo, come fosse indispensabile mantenere l'unitarietà del Gruppo, quale fosse la necessità di reinvestire una parte del ricavato della vendita delle azioni nel Gruppo medesimo per candidarlo ad essere promotore e motore dei nuovi servizi ai cittadini ed interprete delle mutate esigenze della clientela.
Lo dicemmo e lo argomentammo.
Le dichiarazioni estemporanee lette sui giornali in questi giorni hanno avuto un duplice effetto: indicare con chiarezza l'approssimazione della gestione politico finanziaria da parte del Governo e, ovviamente, far segnare una importante flessione al titolo di Poste.
Il Gruppo Poste chiude il bilancio 2015 nuovamente in attivo, il che dimostra che una gestione pubblica delle aziende di sistema può produrre ottimi risultati, in barba a chi ha sempre stigmatizzato la presenza diretta del pubblico nella gestione economica d'impresa.
La cedola che incasserà lo Stato è, come sempre, elevata.
Gli occupati nel Gruppo sono circa 140.000.
Le potenzialità di sviluppo del sistema integrato di aziende del Gruppo sono sotto gli occhi di tutti coloro che abbiano semplicemente voglia di studiare la struttura complessa di questa conglobata e la miriade di servizi svolti e di prodotti collocati.
Allora il Governo, temporaneo gestore della cosa pubblica, deve spiegare il perché di questa ventilata ulteriore operazione di cassa, deve rendere conto allo Stato, azionista di maggioranza, e quindi ai cittadini tutti di quale sia l'idea di sviluppo industriale ed economico che motiva scelte di questa natura.
Noi, insieme ai lavoratori che rappresentiamo, conosciamo bene il Gruppo Poste Italiane, e siamo convinti che si tratterebbe di una di quelle scelte senza possibilità di ritorno di cui sconteremo da subito gli esiti nefasti.
Non ci mancano argomenti per dimostrarlo e forza per manifestare pubblicamente la nostra opposizione alla ulteriore vendita di pacchetti azionari.
Sarebbe opportuno invece che il Governo guarisse immediatamente dalla sua balbuzie logica e ripensasse attentamente ad una progettazione di politica economico finanziaria seria, a partire dalla valorizzazione, dall'assetto proprietario e dall'indirizzo di aziende solide, diffuse, importanti, come il Gruppo Poste Italiane.
Roma, 1 Aprile 2016
Massimo Cestaro
Segretario Generale SLC-CGIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Lettera a Poste Italiane e Anci su difficoltà di accesso negli uffici

  17 Settembre 2020   poste italiane
Roma, 17 settembre 2020 Al Dott. Antonio De Caro Presidente ANCI Al Dott. Matteo Del Fante A.D. Poste Italiane Al Dott. Giuseppe Lasco Co General Manager Poste Italiane Oggetto: Difficoltà di accesso negli Uffici Postali La difficile situazione venutasi a c...

Segreterie Nazionali scrivono a Nexive per consegna corrispondenza a firma.

  4 Agosto 2020   servizi postali salute sicurezza
Spett.le NEXIVE S.p.A. Responsabile RELAZIONI INDUSTRIALI Dott. Saverio SECRETI Oggetto: modalità consegna Nexive Siamo venuti a conoscenza della Vs comunicazione del 03/08/2020 nella quale si ripristinano le modalità di consegna della corrispondenza a firma ante...

Segreterie Nazionali chiedono a Poste Italiane ulteriori accorgimenti per consegna oggetti a firma

  3 Agosto 2020   poste italiane salute sicurezza
Dr. Salvatore Cocchiaro Risorse Umane e Org.ne – R.I. Poste Italiane S.p.A. Viale Europa,175 00144 Roma Roma, 01 Agosto 2020 Oggetto: consegna corrispondenza a firma La mancata proroga da parte del Governo delle disposizioni che consentivano il rilascio dell’av...

Intesa sulle politiche attive a Poste Italiane

  29 Luglio 2020   poste italiane
Incontro del 29 luglio 2020 Sottoscritta, in data odierna, l’intesa in materia di Politiche Attive riferite all’anno in corso. Nonostante la grave crisi epidemiologica che ha pesantemente e gravemente inciso sull’intero tessuto industriale e produttivo del Paese, ...

Poste Italiane. Accordo PdR 2020

  29 Luglio 2020   poste italiane
Sottoscritto, in data odierna, l’accordo di proroga del premio di risultato, anno 2020. Il confronto si è rilevato da subito alquanto complesso per il comprensibile atteggiamento prudenziale dell’Azienda a causa della grave crisi pandemica che ha prodotto un calo d...

Incontro con Poste Italiane sul PdR

  17 Luglio 2020   poste italiane
RINNOVO PREMIO DI RISULTATO Incontro del 15 luglio 2020 Si è appena concluso l’incontro odierno sul rinnovo del Premio di Risultato delle Aziende del Gruppo Poste, riferito all’anno in corso. La trattativa non nasce sotto i migliori auspici, avendo l’Azien...