Nel corso dell'incontro odierno l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha illustrato le gravi difficoltà che l'Azienda sta affrontando nell'ambito di PCL (attraverso un estratto del futuro Piano Industriale 2018/2020); difficoltà rivenienti prevalentemente dalle precedenti gestioni. Questa condizione espressa dall'AD impedisce, a suo dire, la separazione tra il tavolo per il rinnovo del contratto, il relativo accordo sulle politiche attive del lavoro e il nuovo progetto sulla riorganizzazione PCL. Nel corso dell'incontro odierno l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha illustrato le gravi difficoltà che l'Azienda sta affrontando nell'ambito di PCL (attraverso un estratto del futuro Piano Industriale 2018/2020); difficoltà rivenienti prevalentemente dalle precedenti gestioni. Questa condizione espressa dall'AD impedisce, a suo dire, la separazione tra il tavolo per il rinnovo del contratto, il relativo accordo sulle politiche attive del lavoro e il nuovo progetto sulla riorganizzazione PCL. Questa posizione, che ha già visto le scriventi OO.SS. profondamente in disaccordo con l'Azienda, condiziona la definizione di un CCNL atteso da parecchio tempo, solo in parallelo ad un eventuale Accordo PCL. Una pratica questa, che non può essere tollerata e che mina il rapporto di fiducia alla base di una corretta relazione tra Azienda e Sindacato.I lavoratori non possono più essere vittime di incapacità gestionali da parte del management aziendale, sia precedente che attuale, ma meritano un rinnovo contrattuale atteso da cinque anni, anche in considerazione dei tanti sacrifici profusi.Per questo motivo SLC Cgil e UILposte attiveranno tutte le iniziative necessarie convocando, nei prossimi giorni, i propri organismi statutari.
SLC-CGIL - UILPOSTE