Roma, 19 aprile 2021
Spett.le Poste Italiane Spa
c.a. Dott. Salvatore Cocchiaro
Human Resources and
Organization
Oggetto: PROCEDURA GESTIONALE INIDONEI
Giungono alla scrivente, da diversi territori, segnalazioni circa l'inusuale procedura che vede trasferiti, di fatto, i lavoratori PTL che sono stati dichiarati inidonei definitivi dalle commissioni mediche, a seguito di inidoneità provvisorie dovute a patologie importanti, riscontrate nel tempo, da Medici Competenti Aziendali o Commissioni Mediche di ASP o ASL.
Quanto segnaliamo si discosta dalla procedura che l'Azienda ha attuato negli anni in casi come quelli descritti.
Il metodo per l'applicazione di questo personale, attuato nel tempo, vedeva l'assegnazione definitiva dei PTL, risultati definitivamente inidonei, ricevere una convocazione aziendale per l'avvio della ricollocazione attraverso quanto previsto dall'Art. 81, in relazione alle disponibilità di posti strutturalmente liberi per il personale ALI e ciò a partire dalla Sede più prossima a quella di provenienza prima dell'inidoneità.
Non ci sembra che siano stati condivisi accordi o percorsi, con le Organizzazioni Sindacali, per giungere a questa determinazione da parte aziendale.
Accade che in moltissimi CD il personale Ali che era in organico e che per diverse cause ha lasciato il servizio, rendendo i processi di Lavorazioni Interne carenti nella gestione per insufficienza di organico, venga puntualmente sostituito - per di più in maniera continuativa - sempre da figure di PTL con l'aggravante di essere anche titolari di zona.
Si comprenderà come questa procedura tenda a rendere sempre più livellata verso il basso la qualità dei servizi resi alla clientela; nei fatti l'esperienza dei titolari di zona viene sostituita dai Ctd, quando presenti, o servita con inopportune e costose flessibilità operative.
Per quanto sopra si chiede di ripristinare le procedure adottate fin ora in attesa di rivedere, nella sua complessità, il progetto di riorganizzazione, presentato dall'Azienda, per PCL.
Nel caso di mancato riscontro saremo costretti a difendere, in ogni sede, il diritto alla tutela della salute dei dipendenti più fragili con patologie che, con questa gestione unilaterale, aggravano ulteriormente il loro stato di disagio, trasferendoli a centinaia di chilometri lontani dalle proprie famiglie e con aggravi di costi non sostenibili.
Cordiali saluti,
Nicola Di Ceglie
Segretario Nazionale SLC CGIL
Area Servizi Postali