Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

Servizi postali

MOBILITA’ IN POSTE ITALIANE: OPPORTUNITA’ O PRIVILEGIO?

Anche questa volta la SLC CGIL ha ritenuto non condivisibile l’accordo sulla mobilità: i motivi non sono gli stessi perché le condizioni sono peggiorative rispetto all’accordo del 2019 nella misura in cui contiene ulteriori clausole discriminatorie nei confronti di migliaia di lavoratrici e lavoratori di Poste Italiane. Ci riferiamo questa volta non solo al comma 10 del suddetto accordo che richiede per l’effettivo trasferimento la sussistenza della PIENA IDONEITA’ alle mansioni, con riferimento non solo all’utilizzo di tutti i mezzi/strumenti aziendali, ma anche alle relative modalità di svolgimento. Discriminazione già in atto dal vecchio accordo, cui oggi si aggiunge un’ulteriore disparità legata all’anzianità in azienda. Ma procediamo per ordine.

Essere pienamente idonei alla mansione significa avere non solo tutte le abilità fisiche, ma anche la piena abilitazione a svolgere il ruolo ricoperto: vi rientrano smistatori, consulenti non abilitati ESMA o con Tutor, Osp inabili al lavoro in solitudine (monoperatori), addetti alle lavorazioni interne e chiunque altro che, indipendentemente dalla causa che generi una inidoneità (infortunio, problematiche antropometriche, etc) a uno strumento o una modalità di svolgimento, si trovi in siffatta situazione. Rispetto al passato sono stati salvaguardati (e solo in parte) esclusivamente i portalettere, come se l’accordo non riguardasse tante e varie professionalità presenti in azienda.

Ribadiamo che tale previsione si pone in contrasto con quelle del Codice Etico, creando così una forte discriminazione all’interno della stessa azienda tra “lavoratori di serie A e lavoratori di serie B”. Come se non bastasse, c’è una contraddizione tra tali previsioni e tutte quelle comunicazioni aziendali in cui si promette la piena ergonomicità delle postazioni di lavoro e macchinari futuristici che agevolino il lavoro negli stabilimenti. E’ alla luce di questi argomenti che ci sembra una vera e propria punizione impedire a coloro che, per conformità fisica o per un problema generato da un infortunio o ancora per formazioni somministrate in maniera poco efficiente, non rientrino nello schema delineato (piena idoneità alla mansione, all’utilizzo di tutti i mezzi/strumenti ed alle relative modalità di svolgimento), di potersi riavvicinare alla propria famiglia, obbligandoli in via definitiva a stare lontani centinaia di chilometri dai propri cari

Veniamo all’altra discriminazione imposta dall’accordo: L’ANZIANITA’ NEL RUOLO. Oggi si assume con contratto di apprendistato come inserimento lavorativo, contratto del tutto equiparabile dal punto di vista normativo a quello a tempo indeterminato, e perlopiù si ricorre a questa forma assunzionale per i consulenti: ebbene prevedere per loro un anzianità più alta rispetto a tutte le altre figure professionali che si stanno inserendo in azienda, sulla base di una FORMA CONTRATTUALE LA CUI SCELTA E’ AD ESCLUSIVA DISCREZIONALITA’ AZIENDALE, significa alimentare un’inutile guerra tra poveri, figlia della disuguaglianza che l’accordo sancisce. Si creano privilegi: un neo assunto part time potrebbe, con sorte a favore, vedersi riavvicinato a casa e magari anche con il contratto convertito in full time, nel giro di 12 mesi; un apprendista, invece, viene bloccato nelle aspettative di riavvicinamento per ben 18 mesi.

Queste sono le ragioni che ci hanno portato a non sottoscrivere il verbale relativo alla mobilità, perché per noi ogni forma di discriminazione richiede battaglia e non ci sottrarremo neanche questa volta. A ben guardare, la mobilità da sempre ritenuta un’opportunità è diventata un vero e proprio privilegio.

Roma, 4 maggio 2021

La Segreteria nazionale SLC CGIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Poste Italiane: audizione sindacati al Senato su ulteriore privitizzazione

  5 Luglio 2016
Si è svolta oggi l'audizione alla VIII Commissione del Senato delle OO.SS. di categoria in merito al DPCM che stabilisce l'ulteriore privatizzazione del capitale di Poste Italiane SpA. Alla Commissione è stata consegnata una memoria, che vi alleghiamo, che è stata a...

Poste: richiesta unitaria incontro Caio

  4 Luglio 2016
Si pubblica la lettera unitaria inviata dalle organizzazioni sindacali all'AD di Poste Italiane, Caio. Spett.le Amministratore Delegato, con la presente intendiamo denunciare come, negli ultimi mesi, si stia registrando il rapido deterioramento della qualità del se...

Servizi: Verbale di Accordo Uptime 23 giugno 2016

  27 Giugno 2016
Si allega il verbale d'accordo per i lavoratori di Uptime. Verbale del 23 giugno 2016

Poste italiane: Documento esecutivi sindacali unitari 16 giugno

  16 Giugno 2016
Poste Italiane è la più grande azienda di servizi del nostro paese, che si qualifica come tale non soltanto per le sue dimensioni, i suoi asset strategici e i suoi primati produttivi, ma anche e soprattutto per la sua autentica funzione sociale. Funzione sociale che...

Poste italiane: Cestaro (SLC CGIL), il Governo ancora a caccia di quattrini sulle spalle di Poste

  26 Maggio 2016
Si avvia un'altra fase di privatizzazione di Poste Italiane. Le ragioni sono sempre le stesse: vendere i " gioielli di famiglia" per fare cassa senza alcuna idea di futuro, senza linee chiare di politica industriale e lasciando in eredità solo debiti. Il Governo "s...

Lombardia: sciopero generale regionale di Poste Italiane e manifestazione a Milano

  26 Maggio 2016
Grande adesione allo sciopero generale regionale di Poste Italiane. Grande partecipazione alla manifestazione che si è conclusa in piazza Affari. Massiccia adesione alla sciopero generale del 23 maggio scorso, proclamato unitariamente dalle organizzazioni sinda...