Facciamo chiarezza sul fac-simile (diffuso da qualche sindacato) relativo al pagamento della buonuscita maturata fino al 28. 2 .1998.
Siamo stati costretti ad intervenire sull’argomento oggetto in questi giorni di un fac-simile diffuso da qualche organizzazione sindacale che, a nostro parere, assume i connotati di un vero e proprio “specchietto per le allodole” per cui è necessario fare un po di chiarezza.
Questo fac- simile ( da inoltrare con raccomandata a carico del lavoratore) si riferisce a norme valide solo per il pubblico impiego e ad una direttiva Europea che presuppone un recepimento legislativo.
E’ bene precisare che su tutto questo si inserisce la cosiddetta risoluzione On. Condurelli (n.7-00635) che impegna il Governo entro il 31 gennaio 2013 a valutare la possibilità ,compatibilmente con gli effetti finanziari, di adottare eventuali iniziative ,anche di natura normativa ,che consentano ai lavoratori di Poste Italiane S.p.A di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell’indennità di Buonuscita.
Ricordiamo ,come già detto , nei nostri precedenti comunicati, che la nuova normativa emanata dal governo Berlusconi con il del D.L n°138 del 13 Agosto 2011, prevede che la Buonuscita venga garantita in pagamento entro 24/27 mesi dall’uscita dall’azienda.
Crediamo che sollecitare ad inviare una raccomandata oggi sia inutile ed intempestivo.
Di fatto si sta chiedendo la rivalutazione di una indennità che deve ancora essere liquidata.
Bastano questi ragionevoli dubbi, per comprendere che l’iniziativa è debole e in contraddizione con l’ordinanza della Cassazione numero 185 del 20 di Aprile e del 5 maggio 2006 ,con la quale la Corte ha dichiarato la manifesta inammissibilità delle richieste dei pensionati che fino ad allora erano vincenti in Tribunale, su 1 primo e 2 secondo grado, nei ricorsi fatti dalla nostra organizzazione sindacale. Per cui è evidente che se non si trova una soluzione legislativa come richiesto nella nostra audizione parlamentare del 31 maggio del 2012 non c’è soluzione. In particolare come SLC abbiamo chiesto : una proposta di legge di un solo articolo che stabilisca che la buonuscita (come previsto dal DPR 1032/73) va calcolata utilizzando l’ultimo stipendio.
In alternativa un altro intervento legislativo più articolato che, evitando il passaggio da un istituto (Buonuscita) all’altro (TFR) preveda il conferimento della rivalutazione nel fondo pensionistico integrativo dei postali.
Come vedete dalle nostre richieste il nostro sindacato in maniera seria e costruttiva sta tentando di trovare una soluzione sul tema della Buonuscita per sanare l’ingiustizia fino ad oggi perpetrata ai danni dei lavoratori che mediamente hanno perso oltre 3500 euro di rivalutazione.
Quindi attenti agli “specchietti per le allodole“.
Fac- simile per conoscere importo buonuscita da inviare: 110905_ind_buonuscita
Sentenza della Cassazione: buonuscitaCASSAZIONE26luglio2010bis
Comunicato sull'audizione del maggio 2012: Poste audizione 31 maggio def