Comunicato sulla detassazione del salario di produttività con le modifiche alla normativa e conseguenti effetti fiscali non condivisi dalla CGIL
La cronistoria - Come ricorderete nel comunicato al personale del 12 Dicembre 2012 l’Azienda comunicava i parametri relativi alla tassazione agevolata nella misura del 10% delle voci retribuite correlate alla produttività, voci che sono state ridotte ad opera del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 Marzo 2012,pubblicato in gazzetta ufficiale n°125 del 30 maggio 2012.
Come leggerete dagli allegati (vi forniamo copia della posizione negativa della CGIL sul Decreto e il comunicato aziendale diretto al personale) la CGIL ha espresso un giudizio negativo su tutto il decreto, in particolare sulla riduzione a 2500 euro del tetto dei benefici per singolo lavoratore che negli anni passati era previsto fino a 6000 euro.
L’effetto ha provocato sulle buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici di Poste Italiane un forte scompiglio nonostante l’azienda, nei casi in cui per l’effetto delle operazioni di conguaglio relative al c.d “salario di produttività” la ritenuta fosse stata superiore a 400 euro , avrebbe rateizzato il recupero sulle mensilità di Dicembre 2102 , Gennaio 2013, Febbraio 2013.
Questo è avvenuto per alcuni colleghi che hanno superato il tetto previsto con un forte conguaglio in busta paga di centinaia di euro.
Come SLC/CGIL nell’interpretare il malcontento della Categoria poniamo due quesiti all’azienda :
• Non era fattibile adeguare la tassazione al 10%, già dalla data del 30 maggio 2012 , ossia dopo la pubblicazione della Gazzetta ufficiale. L’effetto del conguaglio sarebbe stato meno pesante.
• L’effetto del pesante conguaglio evidenziano hai lavoratori come l’utilizzo eccessivo dello straordinario e della flessibilità operativa (più delle 12 ore previste) producano l’effetto “di un salario aggiuntivo”fittizio” su cui poi il lavoratore dipendente paga l indigesti conguagli di cui sopra. Non sarebbe opportuno organizzare il lavoro utilizzando un monte ore ordinario e ponendo comunque attenzione a monte ai tetti massimi previsti sulla detassazione ?
Crediamo con questa nostra nota di aver chiarito cosa è avvenuto, la nostra posizione sindacale sul Decreto e sulle modalità organizzativa sui comportamenti Aziendali in materia.