Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

Servizi postali

Martedi 17 u.s. si è tenuto presso l’Unione degli Industriali di Roma il secondo incontro con Poste Italiane relativo al progetto “Interventi Servizi Postali - Impatti previsti per il 2012”.

La riunione ha di fatto confermato le nostre preoccupazioni e dato forza alle critiche fino ad oggi mosse dalla nostra O.S. riguardo ad una gestione miope e approssimativa del recapito, che continua a far cassa sulla pelle di lavoratori.

Dopo l’illustrazione di ieri è infatti evidente che l’azienda si prepara ad annunciare esuberi esorbitanti su tutto il territorio nazionale, e tenta di farlo a piccole dosi, spacchettando nella presentazione gli “interventi” che intende fare.

L’illustrazione riguardante le decisioni  che investono le prime 5 regioni: Toscana, Piemonte, Marche, Emilia Romagna e Basilicata parla nello specifico di  provvedimenti che, intervenendo su Operazioni e Recapito produrrebbero 1.763 esuberi. A conti fatti il totale delle azioni previste genererebbe un taglio del 20% che, proiettato su scala nazionale, ci fornisce un dato aberrante: circa 12.000 esuberi .

In particolare, nelle regioni sopra citate, l’intervento di razionalizzazione nell’ambito operazioni prevederebbe le seguenti azioni:

  • Il superamento nel 2012 dei CMP di Pisa e Novara che rimarranno attivi come centri “P”.
  • La trasformazione del centro P di Potenza che diventerebbe CDM.
  • La concentrazione delle lavorazioni e dei volumi di corrispondenza Bussines con SLA >J+1 Sui CMP principali mentre i CMP secondari lavoreranno prevalentemente prodotto Retail  j+1.

Per quanto riguarda il Recapito, l’obiettivo che l’azienda si prefigge è quello di riorganizzare le ALT introducendo nuove figure Commerciali, riorganizzando il servizio secondo una nuova organizzazione del lavoro che prevederebbe  orari diversi (facendo un intervento sul sistema di calcolo della prestazione del portalettere si producono esuberi in automatico).

Come SLC CGIL abbiamo respinto con forza la proposta aziendale che riteniamo assolutamente insostenibile, anche perché viene fuori a distanza di 15 mesi dal già pesante e sofferto accordo di riorganizzazione SP siglato il 27 luglio 2010 che, come è noto, ha già profondamente gravato sulla condizione lavorativa delle lavoratrici e dei lavoratori e prodotto esuberi ben superiori a quanto stabilito (8.300 FTE).

Lo stesso, oltre ad essere ancora in vigore, non è stato a nostro avviso sufficientemente “verificato” nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi, motivo per cui non riteniamo ipotizzabile alcun ulteriore intervento che non preveda la soluzione dei problemi pregressi.

Noi abbiamo un’idea diversa di sviluppo, un’idea che parla di rilancio, non di riduzione del recapito e che sicuramente non può prevedere percorsi a “tappe”, perché questi sono funzionali solo ed esclusivamente a produrre risparmi.

Non è possibile parlare di “interventi” senza avere visibilità sull’intero progetto, considerato che, ogni tanto forse è bene ricordarlo, stiamo parlando dell’attività su cui Poste Italiane fonda la sua esistenza.

Così come è gravissimo il fatto che, mentre le grandi imprese italiane stanno ferme in attesa di capire cosa accadrà sul piano legislativo, Poste ha deciso di muoversi controcorrente, assumendosi la responsabilità di costruire un percorso che produrrà, nei fatti, 12.000 esuberi.

In questa difficile fase ci dispiace prendere atto che se altri sindacati facessero sindacato anziché continuare a chiedere interventi esterni per le questioni più disparate (dal giudice per ottenere tavoli separati al Ministro Vigilante per il blocco SDP), spiegandoci a giorni alterni come il recapito sia ormai morto, potremmo muoverci insieme per capire come contrastare quanto sta accadendo e tutelare al meglio i lavoratori.

Purtroppo non è così e mentre altre 4 OO.SS. rivendicano come prioritaria rispetto agli argomenti da affrontare la sede in cui trattare, la SLC CGIL è pronta a mobilitarsi in tutte le forme possibili e immaginabili contro questo progetto che fa presagire un vero e proprio scenario di “macelleria sociale”, peraltro in una condizione di assoluta assenza di ammortizzatori sociali, anche perché non si può continuare a pensare che l’ennesimo preannunciato bilancio in attivo del Gruppo Poste Italiane si consolidi sempre e soltanto sulle pelle delle lavoratrici e dei lavoratori .

La Segreteria Nazionale SLC CGIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Poste Italiane: Violazione privacy delle lavoratrici e dei lavoratori

  12 Novembre 2012
COMUNICATO STAMPA Nella giornata di ieri, vigilia delle elezioni per il rinnovo delle RSU/RLS all’interno di Poste Italiane, si è registrato in tutta Italia un fatto gravissimo e senza precedenti: una organizzazione sindacale, la UGL Comunicazioni, ha potuto violare...

LETTERA DI SUSANNA CAMUSSO ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI DI POSTE ITALIANE

  5 Novembre 2012
CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO Roma, 5 novembre 2012 Care lavoratrici e cari lavoratori, care compagne e cari compagni, il 13 e 14 novembre sarà offerta a voi, lavoratrici e lavoratori di Poste Italiane, una importante occasione di democrazia: la scel...

Poste Italiane: attacco al diritto di sciopero

  8 Ottobre 2012
pubblichiamo, di seguito, la lettera di denuncia del SLC-CGIL ai vertici aziendali, relativa ad iniziative chiaramente lesive del diritto di sciopero.   Poste Italiane Spa V.le Europa n. 175 00144 Roma Dr. Paolo Faieta R.U.O. R.I. - E p.c. -   Ing. Massim...

Poste Italiane: PDR dei lavoratori non si tocchi! Si cerchino responsabilita' in azienda per accordo sbagliato.

  26 Giugno 2012
27 giugno 2012 alle ore 13.40 Dr. Giovanni IALONGO Presidente Poste Italiane Spa Ing. Massimo SARMI A.D. Poste Italiane Spa Ai Componenti il Consiglio Amm.ne Poste Italiane Spa D.ssa Silvana Italia AMADORI Presidente Collegio Sindacale Poste Spa Ai Component...

Poste Italiane: 12.000 nuovi esuberi

  20 Aprile 2012
La decisione di Poste Italiane di tagliare 12000 posti di lavoro è grave e va combattuta; se a ciò si aggiunge il taglio del 50% dei volumi di appalto, risulta evidente come una tra le più grandi aziende italiane sta immotivatamente creando uno sconquasso sociale in...

LETTERA APERTA AI LAVORATORI DI POSTE ITALIANE SUL VALORE DELLA DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA

  20 Aprile 2012
La Cgil nel lontano 1993 ha firmato con Cisl e Uil, un accordo che permettesse democraticamente a tutti i lavoratori di votare le proprie rappresentanze sindacali (RSU) : grande elemento di democrazia che veniva unanimemente riconosciuto come una vittoria dei lavorat...