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Servizi postali

Il 4 Giugno si svolto l’incontro del cosiddetto “Osservatorio sulle Ricongiunzioni Onerose”. Al tavolo erano presenti il Dr. Traverso e la Dr.ssa Cetra.
Riportiamo prima un antefatto. Nelle scorse settimane le RSU dei vari siti aziendali hanno sottoscritto un appello rivolto alla Commissione parlamentare “Lavoro” per richiedere l’abrogazione di quell’articolo della Legge 125 del 31/08/2013 (che ha riaperto il problema delle ricongiunzioni in Postel) o di intraprendere qualsiasi altra iniziativa di legge, volta a risolvere questa grave ingiustizia.
Per chi non avesse seguito questa vicenda, ricordiamo che la suddetta legge 125, fatta su misura per Postel, se da un lato agevola l’Azienda nel contenzioso con l’INPS sulla materia pensionistica, di fatto, scarica il problema sulle spalle dei Lavoratori, ai quali era consentito accedere alla pensione senza pagare la ricongiunzione a seguito della circolare INPS di febbraio 2013.
Tornando all’incontro, questo ha avuto momenti di tensione tra l'azienda e le OO.SS con critiche reciproche. L’Azienda ha contestato alle OOSS di non essere stata informata sull’iniziativa delle RSU che ha definito grossolana e autolesionista. Autolesionista perché, secondo l’azienda, l’abrogazione di questa legge condannerebbe Postel al pagamento all’INPS di cifre ingenti.
E’ nostra convinzione che l’atteggiamento dell’Azienda su questa materia non sia stato trasparente nei confronti di Lavoratori e OO.SS: l’accordo che stabiliva il versamento dei contributi ad IPOST, infatti, è stato contestato dall’INPS sul piano legale senza che ne sia stata data la doverosa informazione al sindacato.
La ns organizzazione (come altre del resto) ha difeso l’iniziativa “dal basso” delle RSU sottolineandone l’autonomia, così come nello spirito del protocollo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza.
Per quanto ci riguarda l’appello deve andare avanti così com’è, perché riteniamo non corrette le valutazioni aziendali sul merito dei possibili effetti e perché crediamo sia legittimo rivolgersi alle istituzioni democratiche (anche se non tutti la pensano allo stesso modo a giudicare dai recenti comunicati) per richiedere un intervento teso a sanare una grave ingiustizia nei confronti dei Lavoratori che oggi sono costretti a versare somme ingenti per ottenere la già meritata pensione.
Abbiamo chiesto pertanto un cambio di atteggiamento: piena trasparenza e confronto sui numeri del fenomeno (quante e quali sono i lavoratori coinvolti, definizione degli importi, ecc), informativa puntuale sugli aspetti giudiziari, assunzione di responsabilità e impegno nelle soluzioni.
Nell’incontro tutte le organizzazioni hanno ribadito la richiesta di un impegno all’azienda che però non ha ancora offerto le garanzie richieste.
Viste le difficoltà attuali da parte dei lavoratori ad ottenere un estratto conto contributivo chiaro e completo, la prima necessità è che l’azienda collabori con l’INPS per l’allineamento dei dati dei versamenti. Del resto è quanto ha richiesto la stessa INPS con lettera del 16/05/2014 che vi avevamo già anticipato, che scaturisce dalla ns lettera congiunta SLC- INCA dell’08/04/2014. Successivamente al riallineamento dei dati andranno verificate le posizioni di tutti i lavoratori.
Registriamo positivamente il clima di collaborazione tra le RSU e le OO.SS (seppur con qualche distinguo) e auspichiamo si possano fare presto assemblee unitarie in tutti i siti per rispondere a tutte le domande e contarci.

Scarica il verbale d'incontro: 2014-4 Verbale di incontro OSSERVATORIO Ricong_04giu2014

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