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Nel pomeriggio di giovedì 22 settembre si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico l'incontro mensile di monitoraggio dell'accordo di Almaviva, alla presenza del Vice Ministro Teresa Bellanova, dell'azienda, delle OO.SS. e delle RSU, dei rappresentanti delle Istituzioni locali.
L'azienda ha esposto l'andamento economico, paragonando i dati attuali a quelli forniti nell'incontro precedente e dichiarando un ulteriore progressivo peggioramento in particolare sui siti di Roma, Napoli e Palermo.
L'azienda ha poi proseguito con un report sull'andamento delle singole commesse e sulla situazione delle gare aperte, soffermandosi sulla situazione di Enel a Palermo, sulla quale ha dichiarato l'intenzione di avviare il phase out e di spostare il personale da Palermo ad altri siti entro novembre, a meno che non emerga la disponibilità di altre aziende di applicare la clausola sociale per quei lavoratori. A questo proposito, sia l'azienda che le OO.SS. hanno invitato il Ministero dello Sviluppo a sollecitare Enel affinché invii le comunicazioni necessarie all'avvio della procedura per la clausola sociale. L'azienda ha inoltre sottolineato che l'INPS non ha ancora provveduto a erogare la maggior parte dell'integrazione alla solidarietà già anticipata, contribuendo così al peggioramento del bilancio.
Per quanto riguarda la formazione, l'azienda ha dichiarato di aver inviato alle Regioni Lazio, Campania e Sicilia le proposte di piano formativo e di essere in attesa di riscontro. Partendo dall'analisi di alcuni dati sull'attività di call center in Albania, l'azienda ha poi sollecitato il Ministero sugli emendamenti all'art. 24bis attualmente al vaglio dei Parlamento.
Infine, l'azienda ha insistentemente sollecitato le OO.SS. ad aprire un tavolo per un accordo sul controllo sulle performance individuali, cosi come previsto nell’accordo dello scorso Maggio adducendo come principale motivo la necessità di avere un vantaggio competitivo rispetto alle altre aziende del settore. Il management ha ribadito che per Almaviva questo punto è determinante per la tenuta complessiva dell'accordo sottoscritto il 31 maggio e per questo, laddove non si addivenisse all'accordo sul controllo individuale, procederebbe a riaprire le procedure.
Le OO.SS. hanno ribadito che non è loro intenzione affrontare in sede aziendale il tema del controllo individuale, perché il vantaggio competitivo verrebbe vanificato in tempi brevissimi in quanto le altre aziende del settore chiederebbero un accordo identico. Proprio per questo motivo le OO.SS. si sono confrontate con ASSTEL con l'intento di definire un accordo quadro per il settore, confronto che si è concluso con un nulla di fatto a causa della differenza di interpretazione delle norme sul controllo a distanza e della normativa sulla privacy. Le OO.SS., sia in sede ASSTEL che nell'incontro di ieri,
hanno ribadito la loro disponibilità a trattare l'argomento a valle di un preventivo chiarimento normativo. Infine, le OO.SS. hanno ricordato all'azienda quanto sia poco credibile la posizione secondo la quale questo accordo sul controllo a distanza sia l'elemento distintivo che può modificare radicalmente il destino di Almaviva, soprattutto considerando il quadro puntualmente esposto dall'azienda sulle commesse in essere, sulle gare aperte e sui criteri di assegnazione ancora legati in modo eccessivo all'offerta economica, sulle delocalizzazioni e sullo stato del settore in generale.
Tale situazione è stata poi drasticamente rivoluzionata da un atto unilaterale dell’azienda inappropriato, inopportuno ed oseremmo aggiungere non degno di una azienda normale.
Infatti nella tarda serata dello scorso Venerdì ci viene formalizzato in primis l’esubero strutturale di 397 persone di cui 11 staff, ed il conseguente trasferimento di una prima tranche di 150 addetti/operatori call center, 3 Team Leader, 1 Business Manager dalla attuale sede di Palermo alla sede di Rende appartenenti alla commesse Enel.
Riteniamo del tutto arbitrario tale atteggiamento, che interpretiamo come un vero sgarbo non solo alle OO.SS. ed alle RSU di Almaviva a tutti i livelli, ma anche alle stesse Istituzioni a cominciare dal Ministero dello Sviluppo Economico, ma ancor più ai tutti i lavoratori di Almaviva, che da anni vivono una situazione di disagio e precarietà divenuta ormai cronica.
Respingiamo al mittente l’accusa di non rispettare gli accordi sottoscritti, perché ci vorremmo sottrarre a quello sul controllo individuale, al contrario ribaltiamo tale parere in quanto i lavoratori che operano nella commessa Enel di Palermo sono già stati oggetto di confronto e inseriti tra i vari esuberi di Almaviva nell’accordo dello scorso Maggio, oltre che di verifiche continue anche nelle sedi istituzionali per la ricerca di una soluzione condivisa e non traumatica.
Invitiamo pertanto l’azienda a sospendere qualsiasi atto unilaterale ed a ripristinare al più presto un iter relazionale che porti ad un confronto serrato con il Governo e l’Enel Almaviva e le OO.SS. per ricercare un accordo che scongiuri i trasferimenti.
Invitiamo le strutture ed in particolare Palermo al confronto con i lavoratori utilizzando tutte le possibili iniziative di contrasto a salvaguardia dei trasferimenti e dell’occupazione di tutti i lavoratori di
Almaviva.

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