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Ieri l’azienda ha iniziato i colloqui e la relativa consegna delle lettere, ai colleghi Staff coinvolti nei trasferimenti. I colloqui sono avvenuti presso le sedi di Bramante e Reiss Romoli.
Nel contempo, abbiamo appreso che i settori Fiscale Gestione Partecipate, Financial Planning & Risk Control in ambito AFC e parte del Legale Corporate Governance resteranno a Torino!
Rilanciamo, quindi, all’azienda l’idea di TORNARE SUI PROPRI PASSI, in merito ad un progetto che, ripetiamo, non ha alcuna LOGICA. Siamo disponibili, pertanto, ad accettare l’ammissione dell’errore, da parte dell’azienda, nell’aver prospettato detto disegno.
Ci teniamo, inoltre, a precisare che non riteniamo assolutamente “persi” attività e colleghi, ad oggi, inclusi nei trasferimenti e facciamo notare che, anche il fatto che l’azienda abbia operato una variazione nel progetto iniziale di accentramento, fa ulteriormente intendere che la stessa non aveva considerato alcune importanti ricadute. Da un lato, ci sono le ben note esigenze di HR, dall’altro le esigenze delle Linee, che necessitano di professionalità interessanti. A Torino, tali professionalità esistono e noi vogliamo salvaguardarle sino in fondo.
Ribadiamo l’inutilità di prospettare trasferimenti a colleghi che da decenni lavorano in piena autonomia, con mezzi di comunicazione da remoto di vario tipo, incluso lo smart working che, guarda caso, dal 1° marzo viene “sospeso”!
In merito alle lettere consegnate ai colleghi coinvolti, evidenziamo che le motivazioni indicate nelle stesse, ovvero:
 ricomporre i processi operativi ed il presidio di attività
 ottimizzare le funzioni di controllo e coordinamento
 ridurre i costi logistici relativi alla gestione degli immobili
sono giustificazioni che LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO: la ricomposizione dei processi operativi ed il presidio delle attività, non si realizzano con un arcaico accentramento di persone ed attività, così come l’ottimizzazione del controllo e del coordinamento, che sono anche gestibili tramite il telelavoro. In merito alla riduzione dei costi logistici, ribadiamo, come da ns precedente comunicato, che se lo scopo di tutto questo è l’efficientamento degli spazi e, quindi, della logistica relativa, non è certo con i trasferimenti che si ottiene l’obiettivo, bensì con la remotizzazione del lavoro.
Relativamente ai colloqui, sia presso la sede di Bramante che di Reiss Romoli a Torino, l’azienda ha presentato le lettere ai lavoratori, indicando che le attività saranno trasferite a Roma, a partire dal 1° aprile 2017, con completamento entro il 1° giugno 2017. Nei colloqui, nella sede di Bramante l’azienda ha chiesto disponibilità al trasferimento ai colleghi colloquiati, indicando, in caso di indisponibilità, che le alternative potranno essere il job center e le riconversioni professionali più generali, senza però fornire indicazioni in merito alla destinazione. Nella sede di Reiss Romoli le indicazioni sulle alternative sono state ancora più vaghe: non è stato prospettato il job center ma un’eventuale riconversione, la cui disponibilità sul territorio non è al momento sicura e sarà dipendente anche dal numero di persone da ricollocare. Per alcune attività l’azienda non ha proposto alternative, affermando di non poter rinunciare alla professionalità acquisita dai colleghi, ma al tempo stesso, di volerla a Roma. Riteniamo una vera e propria forzatura che professionalità di alto livello necessitino di un accentramento, per controllo e coordinamento delle stesse!
In entrambe le sedi, ai colleghi con livelli elevati, l’azienda ha preannunciato delle difficoltà relative alle alternative di ricollocazione in territorio.
Ovviamente, noi monitoreremo il percorso in questione in modo accurato e puntuale!
Si è aperta oggi una fase di confronto tra i colleghi coinvolti e la Funzione HR, in quanto è ovvio che nelle settimane e nei mesi successivi, dovranno essere definite ulteriori evidenze in merito ai trasferimenti o alle possibili riconversioni. Invitiamo l’azienda a proporre riconversioni professionali, a parità di livello, atte a garantire la professionalità dei lavoratori coinvolti. In particolare, in ambito Staff a Torino, esistono settori che saranno fortemente impattati dagli esodi tramite l’art 4 della Legge Fornero che potrebbero accogliere i colleghi in riconversione.
Esistono, inoltre, settori in cui internalizzare lavorazioni, ad oggi svolte da consulenti esterni, che potrebbero altresì essere destinazione delle possibili riconversioni professionali.
Siamo, inoltre, disponibili a trattenere a Torino ed in Piemonte, le attività che garantiscono la presenza di tutte le professionalità ad oggi esistenti. L’azienda deve riconoscere a Torino un POLO DI ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE E TECNICHE DI ECCELLENZA, che garantisca l’occupazione alla forza lavoro presente in questo territorio. Torino così, avrebbe due ambiti di eccellenza: IL POLO TECNOLOGICO ED IL POLO AMMINISTRATIVO E TECNICO.
Concludiamo indicando nuovamente che, non consideriamo finita la lotta su Torino. Chiediamo all’azienda un ulteriore PASSO INDIETRO SUI TRASFERIMENTI, relativamente ai colleghi che restano coinvolti.

La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

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