La situazione in cui si trova TIM è da ritenersi estremamente preoccupante.
Siamo di fronte a nuove tensioni con il Governo, al blocco totale del progetto Cassiopea (la realizzazione della fibra nelle aree bianche) e, per ultimo, alle dimissioni dell’Amministratore Delegato dopo solo un anno dal suo insediamento, il terzo cambio dal 2013 ad oggi.
La “buonuscita” di 25 milioni di euro per 16 mesi di lavoro riconosciuta all’Amministratore Delegato è moralmente disdicevole ed ancor più inaccettabile se messa di fronte a migliaia di lavoratori TIM che hanno i salari decurtati dai contratti di solidarietà e ulteriormente tagliati dalla disdetta del contratto integrativo aziendale operata da Cattaneo.
Una sorta di operazione Robin Hood alla rovescia, in cui si toglie ai deboli per dare ai forti.
L’attuale scenario ripropone in tutta la sua attualità il tema del futuro industriale ed occupazionale di TIM. Riteniamo che un confronto approfondito e serio sul futuro dell’azienda sia ormai irrimandabile.
La Segreteria Nazionale di SLC CGIL