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In data 26 giugno 2019 presso AssoLombarda a Milano, si sono incontrate Vodafone, le OO.SS Nazionali e Territoriali unitamente al Coordinamento Nazionale delle RSU. In data 26 giugno 2019 presso AssoLombarda a Milano, si sono incontrate Vodafone, le OO.SS Nazionali e Territoriali unitamente al Coordinamento Nazionale delle RSU.Al primo punto dell'ordine del giorno la cessione di ramo d'azienda ai sensi dell'art. 47 per la costituzione della nuova società controllata 100% Vodafone denominata Vodafone Italia Towers. L'azienda ha ribadito la scelta organizzativa di procedere a conferire il personale in una procedura ai sensi dell'art.47 e non su cessione individuale. Pertanto a partire dal 2 Settembre, il precostituito ramo già individuato ad Aprile sarà effettivo e il personale passerà nella nuova società senza soluzione di continuità mantenendo tutti gli aspetti normativi, economici e relativi benefit, compreso il fondo di solidarietà e la sede di appartenenza. Di seguito la ripartizione delle 64 persone di cui 4 dirigenti sul territorio Nazionale: 14 unità su Pozzuoli, 13 unità su Roma, 8 unità su Padova, 5 unità su Milano Bisceglie, 3 unità su Milano Village, Genova, Udine, 2 unità su Bari, Bologna, Palermo, Torino, 1 unità su Catanzaro, Cagliari, Catania, Brennero, L'Aquila, Firenze e Ivrea. Si è infine convenuto su richiesta delle OO.SS. di monitorare costantemente gli scenari futuri della costituente New.co a partire dal possibile accordo con Tim /Inwit. Secondo punto all'ordine del giorno il Consuntivo dei numeri di uscita e riqualificazioni professionali ad oggi. Al momento ci sono state 349 risoluzioni contrattuali così ripartite: 229 Commercial Operation 32 Technology 53 Consumer BU comprese Vodafone Gestione7 Business Unit 28 StaffIn particolare sul mondo Vodafone Gestioni sono uscite 27 persone delle 54 previste, e l'azienda ha riconfermato la scelta irreversibile di chiudere i punti vendita. Ritiene inoltre gli altri numeri ancora largamente insufficienti, molto lontani dal target dell'Accordo di Aprile, in un contesto di mercato che sta confermando le difficoltà di Vodafone nel raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati.

Ha ribadito inoltre che due sedi in particolare sono molto al di sotto dei numeri previsti, riferendosi a Roma, Pozzuoli e Milano uffici, che giustificano l'introduzione di flessibilità orarie per internalizzare ulteriori attività e giustificare gli esuberi che non vengono ammortizzati con le uscite volontarie. Infine ha ricordato a tutti gli attori che i valori economici saranno sempre e solamente quelli condivisi nell'Accordo, e che non saranno ammesse deroghe, come qualcuno può aver erroneamente pensato o creduto.Ha ribadito inoltre che due sedi in particolare sono molto al di sotto dei numeri previsti, riferendosi a Roma, Pozzuoli e Milano uffici, che giustificano l'introduzione di flessibilità orarie per internalizzare ulteriori attività e giustificare gli esuberi che non vengono ammortizzati con le uscite volontarie. Infine ha ricordato a tutti gli attori che i valori economici saranno sempre e solamente quelli condivisi nell'Accordo, e che non saranno ammesse deroghe, come qualcuno può aver erroneamente pensato o creduto. Come OO.SS. abbiamo ribadito la volontà di confronto sempre e soltanto nell'ambito dell'Accordo congiunto di Aprile.Abbiamo chiesto e ottenuto la proroga fino al 31 luglio del tempo massimo a valutare la possibile uscita da Vodafone con l’incentivo economico di 36 mesi. Come parte sindacale crediamo e confidiamo su questo Accordo, che ha giocato su una contrattazione di anticipo, perché possa essere il modello relazionale in questa azienda. Abbiamo ribadito che alcune scelte di flessibilità su orari richieste dall'azienda debbano essere supportate e motivate da scelte tecniche organizzative mirate a portare internamente lavoro e valore aggiunto, e è non viceversa, e che determinate attività nel mondo tecnologico non vengano eseguite con l'ausilio di consulenti o ditte esterne per sopperire ai cali di produttività dati dalla solidarietà. Infine, l'azienda ha comunicato di aver dato seguito alla riqualificazione professionale per 81 dipendenti dei 320 previsti dall'accordo e che per fine settembre è previsto un consuntivo di 200 persone impattate dal reskilling. Di seguito i piani di reskilling ad oggi per sede call center: 35 unità a Ivrea in formazione Assurance secondo livello 8 unità a Bologna su IoT 35 unità a Bologna su chat 3 unità distribuite su Ivrea, Padova e Roma sulle frodi. Le parti si sono date appuntamento a Settembre per un esame puntuale dell’Accordo, e per una verifica sulla necessità o meno della variazione degli orari di lavoro della sede di Pozzuoli.

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