In occasione del voto di fiducia al governo Conte alla Camera, i 46 lavoratori dell’appalto di Sky TG24 licenziati da Videobank, hanno reso visibile, in modo originale, la loro protesta a Montecitorio contro i licenziamenti con un microfono che recava la scritta "Dumping sociale. Sky Tg24 causa licenziamenti", posto di fronte ai parlamentari intervistati dai media." Lo annuncia una nota di Slc Cgil nazionale.
"In questa vicenda, Sky porta su di sè la responsabilità maggiore sia per aver evitato il confronto preventivo con i sindacati sia per aver introdotto un modello organizzativo basato sul super sfruttamento di lavoratori sottopagati che produrranno servizi per conto delle redazioni senza più un formale contratto di appalto, ma sotto le mentite spoglie di una agenzia di stampa che dovrebbe offrire, in regime di libero mercato, i servizi autoprodotti alle reti."
"Eludendo le normative di legge e contrattuali, si sta facendo sempre più strada, nel mondo degli appalti televisivi, la figura dell’Operatore Unico che, senza limiti di orario, guida automezzi e motomezzi, effettua le riprese, monta i servizi e li mette in rete."
"Già prima dell’estate - prosegue la nota - e senza ancora ottenere riscontro, le Segreterie Nazionali di categoria avevano messo in guardia le emittenti nazionali, Confindustria Radio tv e la Commissione di Vigilanza della Rai sul processo di estrema precarizzazione del lavoro in atto negli appalti televisivi."
"SLC CGIL, oltre ad offrire tutta la necessaria assistenza individuale ai lavoratori licenziati, interverrà con le opportune iniziative sindacali e mediante gli organi ispettivi per contrastare il fenomeno dilagante."