Sorprende come Il ministro Patuanelli soltanto poche settimane fa abbia approvato il piano industriale della Rai ed oggi metta in discussione il sostentamento economico del piano stesso accodandosi alle varie proposte di revisione del canone - così dichiara Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil.
"Ormai sembra esserci una sorta di assuefazione alla ricerca di un consenso “di giornata” basato su frasi ad effetto che lasciano il tempo che trovano."
"Anziché aprire finalmente un ragionamento serio sul valore ed il ruolo del servizio pubblico nell’informazione e nella crescita culturale del Paese in un contesto in piena rivoluzione tecnologica, si continua ad ammiccare al populismo più sterile brandendo ciclicamente come una clava la questione del canone - prosegue il sindacalista.
"Non basta che si riconosca alla Rai il ruolo di “maggiore azienda culturale del Paese” se poi ci si sottrae al confronto su come metterla in condizione di continuare ad esserlo in un mondo che sarà sempre più occupato dalle piattaforme digitali a dai loro modelli produttivi e comunicativi - conclude Saccone.