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COMUNICATO

Contratto di Espansione. Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil: ritardi inaccettabili rischiano di vanificare gli effetti positivi annunciati.

Una delle novità più rilevanti dello scorso anno in materia di ammortizzatori sociali è rappresentato dal contratto di espansione. Uno strumento innovativo per gestire crisi complesse che da un lato doveva agevolare la fuoriuscita di personale in maniera non traumatica con uno scivolo pensionistico quinquennale, ed al contempo forniva la possibilità di poter assumere nuovo personale che rispondesse alla richiesta di nuove figure professionali che alcuni settori in continua trasformazione richiedono.

Il settore delle TLC sia per parte sindacale che datoriale aveva salutato positivamente questo strumento, considerato ottimale per gestire crisi complesse in maniera non traumatica attraverso una forma di accompagnamento alla pensione di 5 anni, favorendo al contempo un rinnovo generazionale e l’innesto di nuove professionalità.

Attività produttive come Telco, It, Ict, potevano attraverso questo strumento non solo mettere in sicurezza il proprio perimetro occupazionale, ma attraverso importanti interventi formativi puntare a rispondere alla trasformazione digitale generando nuova e sana occupazione.

Considerato l’erede del poco fortunato “contratto di solidarietà espansivo”, il contratto di espansione è stato introdotto a giugno dello scorso anno in via sperimentale per l’anno 2019 e 2020, poi non rinnovato, si sta rilevando a causa di inadempienze e lungaggini burocratiche un totale fallimento.
Ad oggi, l’unico accordo sottoscritto in sede ministeriale non ha prodotto alcun prepensionamento a causa della assenza di una circolare INPS che ne indichi forme e modalità chiare.

Uno strumento richiesto a gran voce per rispondere alle continue e rapide innovazioni che travolgono settori, quali quello delle telecomunicazioni, rischia di diventare un’ennesima occasione persa.

Le Segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom- Uil sollecitano al Ministero del Lavoro ed all’INPS le disposizioni operative per favorire il prepensionamento di centinaia di persone che hanno continuato ad operare, in molti over 60, in piena pandemia con serietà e senso di responsabilità.

Roma, 5 giugno 2020

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

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