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C O M U N I C A T O
TIM - ACCORDO AGGIORNAMENTO SEC-OLO

In data 25 Febbraio 2021, le Segreterie Nazionali SLC CGIL - FISTEL CISL – UILCOM UIL congiuntamente con il Coordinamento delle RSU, si sono incontrate con la direzione aziendale di TIM SPA, per discutere dell’Accordo Sistema Sec-Olo.

Nell’incontro TIM ha illustrato le caratteristiche relative all’aggiornamento del progetto attraverso una breve illustrazione da parte del responsabile della linea che segue questo sistema.

In fase di realizzazione del primo Accordo il 6 novembre 2019, ovvero, a fronte della costituzione di un primo sistema di oscuramento dei dati relativi alla clientela Olo, imposto da Agcom a seguito delle denunce da parte della concorrenza, si è deciso per un successivo ampliamento dei sistemi informatici sui quali transitano quel tipo di informazioni, per giungere nel frattempo ad una estensione dell’oscuramento anche nei confronti della clientela TIM, definita Wholesale e Retail.

Pare una ovvia e normale pratica di estensione di protezione dei dati aziendali e di tutela dei lavoratori interessati, a fronte di un panorama dove ancora oggi non è del tutto chiaro quante e quali siano le varie vie per estrarre liste di basi dati clienti, che diventano merce di scambio in aree dove la legalità diventa una parola lontana.

Per le OO.SS. Nazionali Confederali e le Rsu del Coordinamento, l’interesse dichiarato e praticato sin dall’Accordo del 6 novembre 2019 in materia di Art.4 legge 300, era quello di coniugare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori con quello della protezione del patrimonio aziendale, attraverso accordi che nel merito di quanto scritto raggiungessero questo duplice obbiettivo.

L’aggiornamento del 25 Febbraio sull’Accordo Sec-Olo mantiene pienamente questo intendimento, nel merito del testo si descrive:

1- Quali clienti vengono aggiunti nella fase di oscuramento.

2- Quali funzioni preposte si aggiungono per l’eventuale controllo delle anomalie che dovessero emergere a fronte di denunce.

3- Le finalità non vengono minimamente modificate rispetto al precedente accordo, ma solo aggiornate in merito al trattamento dei dati relativo ai clienti TIM, con una specifica di tutela per le lavoratrici ed i lavoratori che rispecchia fedelmente quanto abbiamo già realizzato e sottoscritto negli Accordi sulle Video-Camere e sul sistema Smart-Locker.

Gestire le varie tematiche arrivando a definire accordi che, nel merito, sono scritti da ambo le parti e non da una sola, come qualcuno ancora oggi inutilmente favoleggia non avendo altri ragionamenti pertinenti da mettere sul tavolo, fa sì che si possa contestualmente ottenere lo scopo di tutelare le lavoratrici ed i lavoratori onesti a fronte di usi indebiti dei dati, proteggere il patrimonio aziendale, evitando così che qualcuno in azienda, possa, oggi come domani, svegliarsi un mattino con l’idea, profondamente sbagliata e perseguibile in termini di legge, di andarsi a prendere i dati per farne un uso distorsivo ed illegale rispetto a quanto definito dall’Accordo e dalla legge.

Per le OO.SS. Nazionali Confederali il punto di riferimento degli Accordi è la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, argomento che non si è disposti a derubricare agli ispettorati o alle aule di tribunale, perché i fatti dimostrano che il merito scritto su basi di conoscenza oggettiva della materia sono la miglior garanzia per chi si vuole realmente tutelare, mettendoci ogni volta la faccia, e pretendendone poi l’applicazione.

I fatti, quelli reali della vita quotidiana, e non delle chat sui social ci sta dando ampiamente ragione.

Roma 02 Marzo 2021

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL

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