Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

COMUNICATO

Internalizzazione INPS: si prospetta una crisi occupazionale?

Da alcuni giorni si rincorrono sempre più preoccupanti voci sulla vicenda della internalizzazione del Call Center INPS.

Parrebbe che l’Istituto si stia orientando ad internalizzare un numero ben inferiore ai 3200 dichiarati al sindacato lo scorso 28 aprile.

Parrebbe che l’Istituto abbia sciolto il nodo della presenza di diversi lavoratori in possesso della sola licenza di scuola media decidendo che non potranno essere internalizzati perché non possono accedere al concorso pubblico.

Viene imposto il profilo orario part time per tutti (quando invece andrebbe aumentato) e, trattandosi di una nuova assunzione, difficilmente potranno essere garantite le attuali condizioni normative (articolo 18 “preriforma”) ed economiche.

L’agenzia delle Entrate starebbe procedendo ad attivare il cambio appalto attraverso la Consip (con il rischio che questa, come altre commesse gestite dalla centrale appalti pubblica finisca a cooperative sociali che difficilmente potranno garantire le attuali condizioni economico-normative): cosa accade delle persone che attualmente stanno lavorando anche, se non prevalentemente, su commessa Inps?

Francamente se tutto questo fosse confermato, soprattutto il numero delle persone coinvolte, saremmo di fronte ad una cosa inaccettabile. Parliamo di circa 600 persone che sicuramente rimarrebbero fuori, oltre al fatto che la selezione pubblica, con tutte le accortezze che si potranno immaginare, non garantisce in alcun modo che le persone selezionate siano esattamente appartenenti all’attuale bacino.

Noi pensiamo che sia arrivato il tempo della verità.

La norma che prevede l’internalizzazione vincola l’Istituto all’invarianza dei costi. La pandemia ha comprensibilmente cambiato la natura del servizio che, soprattutto nei mesi più duri dell’emergenza sanitaria, ha rappresentato davvero l’unico tramite fra le istituzioni e migliaia e migliaia di persone disperate in cerca di risposte che spesso attenevano alla loro sussistenza. Oggi non possiamo immaginare che il prezzo di un “errore di calcolo” siano i lavoratori a pagarlo, chi venendo proprio escluso dal bacino, chi vedendosi ridotto salario e condizioni normative. Ecco forse spiegato il motivo per cui non si vuole utilizzare la clausola sociale per effettuare il processo di internalizzazione.

Anziché rincorrere fantasmi, pensando che qualcuno remi contro una decisione pienamente condivisibile, bisogna che si dia soluzione a questi problemi. Dietro le 600 persone che dovessero rimanere fuori, dietro le persone che dovessero essere esclusi per motivi di titoli scolastici, o che vedessero ridotto il proprio salario per la riduzione oraria che si paventa, ci sono altrettante famiglie che entrerebbero in una condizione di angoscia.

Per non parlare dell’incidenza che questo avrebbe sulla tenuta economica delle attuali aziende che svolgono il servizio, che si troverebbero a dover gestire un processo di ristrutturazione del perimetro che finirebbe per coinvolgere, per obblighi di legge, i loro interi organici.

Quando queste Organizzazioni Sindacali si fecero promotrici della “Clausola Sociale” lo fecero perché ritennero che questa fosse lo strumento più adatto per dare continuità lavorativa in un mondo fortemente caratterizzato da flessibilità esasperate e precarietà. Che un Istituto pubblico internalizzi l’attività è una notizia importante per tutto il settore. Ma se quest’istituto fa finta di non considerare che le persone che dovessero rimaner escluse da questo processo diventerebbero banalmente degli esuberi non va bene. E non basta dire che si è fatto comunque una operazione meritoria. Perché qualcuno dovrà spiegare a queste persone che per loro non c’è futuro perché, forse, non erano stati fatti bene i conti.

Si faccia immediatamente chiarezza su questi interrogativi angoscianti. Forse siamo ancora in tempo per evitare disastri ma bisogna fare in fretta ed affrontare e risolvere le tante questioni aperte.

In assenza di risposte celeri a questi temi riprenderemo a mobilitare le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti, con buona pace di chi dovesse sentirsi un “benefattore incompreso”. Nel frattempo coinvolgeremo tutte le forze politiche affinché si esprimano su quanto sta avvenendo.

Roma, 27 maggio 2021

Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL FISTel CISL UILCOM UIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Incontro annuale con Ennova.

  22 Marzo 2021   call center tlc
COMUNICATO ENNOVA Si è svolto ieri, 19 marzo, l’incontro annuale, per come previsto dall’art.1 lettera B del CCNL delle Telecomunicazioni recentemente rinnovato, tra le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil ed Ennova per discutere la situazione...

Sittel. Nuovo ritardo dei pagamenti.

  19 Marzo 2021   tlc
COMUNICATO SITTEL Continua il drammatico stillicidio mensile per i lavoratori della SITTEL. Ogni mese si assiste ad un susseguirsi di comunicazioni aziendali di rinvio su rinvio relativamente alle date di pagamento delle spettanze. Dopo una breve parentesi di pse...

Rai. Richiesta di incontro all'AD

  19 Marzo 2021   rai emittenza
Spett.le Rai Spa c.a. dell’Amministratore Delegato Dott. Fabrizio Salini Oggetto: richiesta d’incontro urgente Nel merito dei tanti problemi che affliggono l’Azienda, quello della carenza generalizzata degli organici, dell’organizzazione del lavoro e della sostan...

Incontro con il vertice di Mediaset

  16 Marzo 2021   mediaset emittenza solari
COMUNICATO SINDACALE Il giorno 10 Marzo 2021, in modalità da remoto, si è tenuto un incontro sindacale fra le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, guidate dai rispettivi Segretari Generali, affiancati dalle Segreterie Territoriali e dalle RSU, e...

Sanremo: il festival imperfetto della valorizzazione dei lavoratori Rai.

  15 Marzo 2021   rai
Roma, 15 marzo 2021 SANREMO: IL FESTIVAL IMPERFETTO DELLA VALORIZZAZIONE DEI LAVORATORI DELLA RAI! Il Festival di Sanremo, grande e riuscita prova dell'orgoglio Rai, ha però reso evidente la situazione di caos in cui versa l’azienda. È in occasione del Fes...

Rai. Appalti ed esternalizzazioni: così muore un'azienda.

  15 Marzo 2021   rai emittenza
Roma, 12 marzo 2021 Appalti ed esternalizzazioni: così muore un’Azienda. Non passa ormai giorno senza una polemica sui costi sostenuti dalla Rai per appaltare i suoi programmi, talvolta con pessimi risultati in termini di ricavi e di ascolti. Eppure gli appalti...