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In data 8 ottobre 2021 si è tenuto il primo incontro a seguito dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale (legge 223/91) della società Business Solutions Italia.

L’Azienda ha dichiarato che il ricorso al licenziamento di 30 lavoratori su 94 è l’unica strada per garantire un futuro industriale.

La delegazione sindacale ha evidenziato le gravi inadempienze aziendali nel non voler perseguire in modo concreto le strade di serie incentivazioni all’esodo individuale, di riconversione professionale.

Abbiamo evidenziato come i lavoratori già in passato si sono fatti carico delle tematiche relative al costo del lavoro e che non esistono ulteriori margini di interventi collettivi in questo senso.

I problemi di costo del lavoro si possono e si devono affrontare con ammortizzatori sociali equi e basati sulla più ampia solidarietà. I lavoratori hanno già contribuito in tal senso con notevoli sacrifici economici in questi anni. Ma le soluzioni strutturali, per una prospettiva industriale certa, devono vedere l’Azienda all’altezza di cogliere le opportunità di mercato.

L’Azienda si è invece arroccata sull’utilizzo della 223 come unica strada percorribile e a nulla sembra essere valsa la nostra sottolineatura che l’applicazione dei criteri per l’individuazione dei lavoratori da licenziare sarebbe un ulteriore aggravio circa la capacità di reggere il mercato di riferimento.

Le Segreterie di Slc-CGIL, Fistel-CISL, Uilcom-UIL insieme alle RSA sottolineano infine che mai in questo settore sono stati fatti accordi che prevedono il licenziamento di alcun lavoratore se non su base volontaria.

L’incontro si è concluso senza che l’Azienda fosse in grado di proporre alcuna data per la ripresa del confronto previsto in procedura e anche questo è un segnale molto negativo. Invitiamo tutti lavoratori a rendersi disponibili a tutte le iniziative di lotta che saremo in grado di mettere in campo per contrastare queste nefaste intenzioni aziendali.

Roma, 11 ottobre 2021

Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

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