ALMAVIVA CONTACT, NO DEI SINDACATI A RICHIESTA CIGS PER 2.223 DIPENDENTI
SI ATTIVI TAVOLO DI CRISI PERMANENTE
In data odierna, in modalità telematica, si è svolto l’incontro presso il ministero del Lavoro tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, le RSU e i vertici di Almaviva Contact per svolgere l’esame congiunto relativamente alla cassa integrazione guadagni straordinaria richiesta dall’azienda per 2.223 dipendenti in forza presso le sedi di Palermo, Catania, Rende (CS), Napoli, Roma, Segrate (MI). La richiesta di ammortizzatore sociale presentata da Almaviva Contact prevede il coinvolgimento di tutto il personale in forza, ad esclusione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti dall’imminente cambio di appalto per le attività TIM187 (351) e di coloro interessati dall’accordo ministeriale ITA (305).
Dopo ampio confronto, l’incontro si è concluso con un mancato accordo tra le parti.
La richiesta di Cigs fatta da Almaviva Contact, considerati i volumi attuali sulla commessa 1500, prevede la sospensione dal lavoro fino a una riduzione media complessiva dell'orario di lavoro nel limite dell’80%, sono previste l’anticipazione dei trattamenti e la rotazione all’interno di ogni singola commessa. Almaviva Contact collocherà in cassa integrazione a zero ore il personale che non ha accettato, o non accetterà, proposte di assunzione da nuovi fornitori nei precedenti cambi di appalto.
Le organizzazioni sindacali, nel prendere atto di quanto esposto dalla Società, hanno dichiarato di non considerare quale soluzione definitiva e strutturale il solo ricorso alla CIGS, in assenza di ulteriori elementi che consentano la salvaguardia dei perimetri occupazionali. In particolare, le Segreterie nazionali hanno chiesto con forza l’attivazione di un tavolo di crisi permanente, che coinvolga i diversi ministeri interessati, ossia: ministero del Lavoro, dello Sviluppo Economico e della Salute più volte sollecitati, e che affronti a livello complessivo la vertenza Almaviva. Non può essere il solo ricorso all’ammortizzatore sociale la soluzione per gestire le varie eccedenze, è necessario un tavolo di confronto che veda il coinvolgimento delle varie istituzioni, che scongiuri un dramma sociale già annunciato.
Con esplicito riferimento alla gara del ministero della Salute per il servizio del numero di pubblica utilità 1500, le organizzazioni sindacali rivendicano la piena applicabilità della c.d. “Clausola Sociale” e chiederanno preventivamente all’assegnazione delle attività un incontro affinché l’eventuale cambio di appalto avvenga nel pieno rispetto della disciplina legale in materia.
Roma, 4 luglio 2022
Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL