Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

CANONE IN BOLLETTA E VENDITA RAIWAY: L’AZIENDA BATTA UN COLPO

In questo strano agosto di campagna elettorale, in cui Rai è salita all’onore delle cronache solo per le solite baruffe interne fra CDA e Amministratore Delegato, nonché per le prenotazioni di poltrone e poltroncine in vista del prossimo “giro di valzer di nomine”, quello che continua a mancare è un chiaro segnale dell’Azienda su dove voglia andare a parare nei prossimi mesi.

Abbiamo lasciato il Governo dimissionario nella decisione di cancellare il canone in bolletta, senza peraltro avanzare alcuna idea su come finanziare il Servizio Pubblico il prossimo anno, e lo ritroviamo più o meno nella stessa condizione, con poche idee confuse su come risolvere il problema che esso stesso ha creato.

Sempre sul tema, abbiamo lasciato un’Azienda totalmente priva di idee su come risolvere il proprio finanziamento senza il canone in bolletta, più intenta a vagheggiare ambiziosissimi (e costosissimi Piani immobiliari), e anche in questo caso, la ritroviamo più o meno nelle stesse condizioni, senza alcuna idea su come risolvere il problema.

La certezza di risorse economiche e finanziarie, che possa rendere la RAI in grado di competere sul mercato, non può essere certamente un problema solo dei vertici RAI, perché sta alla politica dare certezze e sostenibilità alle risorse economiche di questa azienda, non vincolando le entrate finanziarie agli umori del Governo di turno.

Certo è che i vertici aziendali non possono rimanere muti sul problema.

Similarmente, sempre a luglio abbiamo lasciato un Governo alle prese con una possibile vendita di RAIWAY, alienazione priva di un Piano industriale degno di questo nome e pensata sotto l’egida di un DPCM pieno di contraddizioni ed errori, e ritroviamo a settembre lo stesso Governo ipotizzare una non meglio identificata fusione RAIWAY-EITOWERS, sembrerebbe accompagnata da due maxi-cedole per gli azionisti, finanziata, anche qui presumibilmente, coi soldi di CDP.

Nel primo come nel secondo caso, quello che manca totalmente è la consapevolezza che, senza una seria progettualità sulle scelte che s’intendono portare avanti, quello che si rischia di mettere a rischio è il futuro del Servizio Pubblico.

Senza una certezza delle entrate assicurate dal canone in bolletta, o quantomeno, senza la certezza di quello che sarà il canale di finanziamento in sostituzione del canone in bolletta, è impensabile ipotizzare un futuro certo per RAI.

Se si decide di vendere RAIWAY senza un piano industriale serio e condivisibile, e se tale alienazione serve solo a finanziare il Piano Immobiliare condivisibile nei principi, ma un po' meno sui costi, si rischia non solo di mettere in discussione la tenuta occupazionale di quel pezzo importante di Azienda, ma si mette una seria ipoteca sul futuro dell’intera Azienda.

Per questo ci risulta inaccettabile il silenzio assordante dei vertici aziendali su questi temi.

Silenzi ancora più fastidiosi se rapportati ai recenti provvedimenti emessi per altre categorie contrattuali, senza che lo stesso approccio o la medesima celerità sia riscontrabile per i tanti lavoratori in attesa del giusto riconoscimento. Comportamento che contribuisce ad inasprire il confronto e ad avvelenare la dialettica.

Invece di infilarsi in sterili polemiche interne sui confronti all’americana della campagna elettorale, polemiche che poi inevitabilmente finiscono sui giornali per danneggiare ulteriormente l’Azienda, i vertici aziendali farebbero meglio ad esercitarsi su questi temi.

Sapere se il canone rimarrà in bolletta per almeno un altro anno, come sembrerebbe da qualche indiscrezione di stampa, non è una notizia priva di implicazioni per la gestione aziendale.

Così come avere contezza sul futuro di RAIWAY non rappresenterebbe una notizia di poco conto per pianificare l’attività di questo settore strategico per l’attività aziendale.

Per queste e altre problematiche, di cui abbiamo già più volte sollecitato una presa di posizione chiara da parte dei vertici aziendali, ci aspettiamo, in questa ripresa autunnale, che finisca questa inaccettabile inerzia da parte di RAI, e che si arrivi finalmente a delle risposte certe e, soprattutto, efficaci.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONSFAL, faranno, come sempre la loro parte, sia in termini di confronto che di stimolo alla definizione di provvedimenti e decisioni non più procrastinabili.

Roma, 12/09/2022

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Comdata, 16 ore di sciopero per il personale della commessa Trenitalia

  16 Giugno 2023   comdata call center tlc
Nella giornata del 15 giugno 2023 si è svolto il secondo incontro, inerente il cambio appalto Trenitalia, tra le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, unitamente alle RSU, e le aziende Comdata S.p.A. in qualità di entrante e Almaviva...

Vodafone, stop ai mille licenziamenti

  15 Giugno 2023   tlc vodafone
Dopo diversi incontri svolti nel corso di oltre due mesi, al termine di una ulteriore sessione di tre giorni di trattativa, in data 14 giugno è stato sottoscritto presso il Ministero del Lavoro, tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil...

WindTre, vergognoso ricatto ai lavoratori

  14 Giugno 2023   tlc wind
"Porta un amico e lo scorporo sarà realtà" Nella giornata del 13 giugno 2023 si è svolto l’incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, unitamente alla neo eletta RSU, e l’azienda WindTre che avrebbe dovuto vertere principa...

British Telecom, no ai licenziamenti coatti

  13 Giugno 2023   tlc british telecom
Lo scorso 9 giugno, si è svolto il primo incontro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tra i rappresentanti aziendali di BT Italia assistita da Unindustria Roma, le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e le RSU, ...

Licenziamenti Ericsson, raggiunto l'accordo che chiude la procedura

  12 Giugno 2023   ericsson tlc
Lo scorso 9 giugno si sono incontrate le Segreterie Nazionali e Territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, il coordinamento Rsu e l'azienda Ericsson per discutere della procedura di riduzione del personale avviata dall'azienda per 134 lavoratrici e lavoratori...

Sciopero Telecomunicazioni, punte di adesione al 80%

Saccone: "Se il Governo non interviene, alimenta diseguaglianze sociali e arretratezza del Paese" (U.S. Slc Cgil) Roma, 6 giu - «L’immagine del disastro: aziende che trascorrono le giornate a ridurre i perimetri occupazionali e a far scempio di diritti e salari». R...