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VODAFONE ITALIA, INACCETTABILE PROPOSTA DI REVISIONE DELLO SMART WORKING

Dopo mesi di rinvii, di studi, di approfondimenti, di survey, Vodafone Italia finalmente ha declinato la proposta del proprio modello di lavoro agile per il futuro post emergenza sanitaria in occasione dell’incontro svolto in data odierna con le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni ed il coordinamento RSU.

Nella fattispecie, la proposta di Vodafone Italia prevede per il customer care una presenza in sede di 15 giorni e 7 giorni in lavoro agile, mentre per i reparti amministrativi/commerciali/vendite/uffici “qualche giorno in più” in sede rispetto agli attuali 8.

Le motivazioni addotte dall’azienda in relazione allo stravolgimento dell’attuale modello in essere risiederebbero in un calo vertiginoso degli item produttivi/qualitativi nei reparti del customer ed in un riequilibrio tra lavoro in presenza e lavoro agile nei reparti afferenti gli uffici.

La delegazione sindacale, unitariamente e in maniera inequivocabile, ha ritenuto questa proposta inaccettabile, anche solo come punto di partenza del confronto in materia. Non è solo una questione di giorni in più o in meno in sede: le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni ritengono sbagliato sia l’approccio di Vodafone al lavoro agile, sia il metodo.

La fase pandemica attraversata a partire da marzo 2020 ha evidenziato chiaramente come l’introduzione di modelli organizzativi più spinti sul lavoro da remoto abbiano generato benefici sia tra i lavoratori che tra le aziende. Sicuramente per le lavoratrici ed i lavoratori c’è stato un chiaro miglioramento dell’equilibrio tra i tempi di vita e di lavoro, la riduzione dei tempi per il tragitto casa-lavoro, minore stress, migliore gestione della famiglia e delle esigenze delle persone.

Ma anche le aziende hanno tratto notevoli benefici, attraverso una chiara ottimizzazione nella gestione degli spazi aziendali con un evidente risparmio sui costi fissi (energia, fitti, acqua, ecc.). Considerando anche i benefici sul clima e l’ambiente, tutti gli studi effettuati sui modelli di lavoro ibridi dimostrano come questo modello organizzativo generi effetti positivi con piena soddisfazione di tutte le parti coinvolte.

A tal proposito le OO.SS. hanno proposto e sollecitato l'azienda in merito alla costruzione di accordi così da elargire alcuni bonus (es. bonus carburante) ancora esigibili, così come la rivisitazione del welfare aziendale visto il recente innalzamento governativo del tetto, fino a 600 euro.

Questo ritorno al passato, a modelli organizzativi prepandemici superati dagli eventi, sicuramente non lo si immaginava in una azienda come Vodafone, che in questi anni si è fatta promotrice di un modello di lavoro agile, smart, green, vantato in più occasioni ed indicato come esempio da emulare ed esportare non solo nel settore delle telecomunicazioni, ma in tutto in mercato del lavoro.

Le Segreterie nazionali di Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni chiedono con forza all’azienda un cambio di approccio e di ridefinire una proposta seria da cui iniziare un confronto costruttivo che traguardi un Accordo strutturale in grado di regolamentare un modello ibrido, con una bilanciata alternanza tra lavoro in sede e lavoro da remoto, introducendo elementi di flessibilità che possano sempre più generare effetti benefici tra le lavoratrici ed i lavoratori nel riequilibrio dei tempi di vita e di lavoro.

Roma, 26 ottobre 2022

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL UGL-TELECOMUNICAZIONI

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