Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

COMUNICATO INCONTRO 29 MARZO
WIND3 RESTI UN'AZIENDA UNICA E INTEGRATA!

Nella giornata del 29 marzo si è svolto l’incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali di SLC CGIL, FISTel CISL, UILCOM UIL, unitamente al coordinamento delle RSU, e l’azienda Wind3 S.p.A., così come richiesto dalle scriventi OO.SS., in merito al futuro della Rete Wind3 e ad un suo possibile scorporo.

Alla presenza dei due A.D. l’Azienda ha confermato la volontà di creare una NetCo, che si occuperà della Rete, nella quale verrà trasferita tutta l’infrastruttura attiva di rete oltre alle relazioni contrattuali con le terze parti, i servizi di connettività wholesale, sia verso Wind3 che verso altri operatori, e tutto il personale di Network unitamente alle funzioni di supporto compresa la parte IT OSS (per un totale di circa 2.00/2.200 lavoratori).

Il passaggio dei lavoratori avverrà, una volta sottoscritti tutti i contratti, attraverso cessione di ramo d’azienda e, quindi, in base a quanto previsto dall’art.47 Legge 428/1990 senza soluzione di continuità. Per consentire questo passaggio verrà costituita, prossimamente, un’apposita BU nella quale confluiranno i lavoratori interessati. Le tempistiche previste, ad oggi, per il compimento del percorso sono di circa 6/9 mesi.

La nuova società gestirà tutto il business wholesale e, dal punto di vista societario, le quote di proprietà saranno ripartite in due parti: il 40% resterà in capo a CK Hutchinson mentre il restante 60% sarà in capo al fondo svedese EQT che subentrerà quale partner finanziario.

La NetCo sarà un’azienda autonoma con i suoi dipartimenti Finance, HR, Legal & Regulatory, Business Development, Service Management e Technology.

In capo a Wind3, la “Op.Co”, resteranno invece tutte le licenze, le funzioni Marketing & Sales e la parte IT BSS, per un totale di circa 4.000 dipendenti. La strategia di Wind3 prevederà, oltre al rafforzamento degli attuali assets, un ulteriore diversificazione del business andando a cercare quei mercati che hanno un maggiore valore, quali quello energetico, assicurativo e della sicurezza, sia in ambito Consumer che Business.

Come Organizzazioni Sindacali, pur apprezzando la trasparenza aziendale di iniziare la discussione prima della sottoscrizione definitiva dei contratti, e quindi in anticipo rispetto alle tempistiche di legge, abbiamo espresso la nostra totale contrarietà ad ogni progetto che preveda lo spezzatino aziendale e che superi il modello integrato. Siamo evidentemente all’ennesima risposta di una singola azienda alle storture di un modello di mercato sbagliato. Con una differenza sostanziale però: la scelta di Wind3 di vendere l’infrastruttura di rete rappresenta una cesura netta, un precedente negativo, rispetto a quanto fatto sino ad oggi nel settore. Si tratta di una scelta inedita e, per quanto ci riguarda, completamente sbagliata. Come denunciamo da tempo per TIM, anche in questo caso la scelta della separazione della rete non porterà alcun beneficio a lungo termine. Si tratta di una operazione finanziaria, di corto respiro anche per i conti economici, che a breve si rivelerà per quello che è: un impoverimento tecnologico del secondo operatore di telefonia del Paese, con probabili ricadute anche di carattere occupazionale.

Esportare il modello wholesale only anche alla rete mobile è sbagliato. La forza di Wind3 in questi anni è stata invece proprio l’integrazione. Se andasse in porto questo progetto, Wind3 si trasformererebbe inevitabilmente in un mero rivenditore di servizi, livellando sempre più verso il basso l’offerta tecnologica complessiva.

Una società di circa 4.000 persone focalizzata solo nella vendita di connettività in un mercato ipercompetitivo non tarderà ad avere problemi di tenuta occupazionale.

Anche per la società di rete non può sfuggire a nessuno come la proprietà, affidata ad un Fondo di investimento, che per sua natura deve garantire ritorni economici ai propri sottoscrittori, nel giro di pochi anni creerà problemi sia di tenuta occupazionale che di assoluta dipendenza di Wind3 dalle scelte di una società terza.

Siamo pienamente consapevoli della difficoltà complessiva di tutto il settore, ciò non di meno non possiamo in alcun modo condividere scelte che di fatto aggraveranno lo stato complessivo del comparto, impoverendo ulteriormente un settore che, a differenza da quanto avviene nel resto d’Europa, in Italia non riesce più a garantire ne occupazione ne qualità del lavoro. Occorre dare sicuramente una risposta di mobilitazione a livello di settore ma, nel contempo, respingere le varie soluzioni che le singole aziende stanno immaginando per “tirare a campare”.

Il progetto di Wind3 è sbagliato e lo combatteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione. Nelle prossime ore inizieremo un percorso di coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori che porti ad una mobilitazione contro la vendita della rete, e si affianchi alla più generale “vertenza TLC”.

Il Governo deve assumersi le proprie responsabilità se non vuole continuare, come fatto negli anni passati dai precedenti Esecutivi, a trincerarsi dietro la libertà di mercato, e ritagliarsi il ruolo di spettatore impotente, mentre l’Italia in piena transizione digitale continua a rimanere indietro, e migliaia di lavoratrici e lavoratori perdono ogni giorno professionalità, salario e diritti.

Roma, 30 marzo 2023

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL   FISTel-CISL   UILCOM-UIL

Per la nostra lettera unitaria all'azienda con la comunicazione dell'avvio delle procedure di raffreddamento clicca qui.

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Call center: firmato accordo per oltre 800 lavoratori commessa Enel

  11 Settembre 2019   Comunicati stampa call center tlc
A seguito della assegnazione della commessa Enel alla Rti SH-SDC, si è svolto oggi l'incontro, richiesto dalle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, al termine del quale si è raggiunto un accordo che ha garantito la piena applicazione della...

Sky: lavoratori Videobank in protesta a Montecitorio

  9 Settembre 2019   Comunicati stampa sky tv emittenza
In occasione del voto di fiducia al governo Conte alla Camera,  i 46 lavoratori dell’appalto di Sky TG24 licenziati da Videobank, hanno reso visibile, in modo originale, la loro protesta a Montecitorio contro i licenziamenti con un microfono& ...

Sky: lavoratori Videobank in protesta a Montecitorio

  9 Settembre 2019   Comunicati stampa sky tv emittenza
In occasione del voto di fiducia al governo Conte alla Camera,  i 46 lavoratori dell’appalto di Sky TG24 licenziati da Videobank, hanno reso visibile, in modo originale, la loro protesta a Montecitorio contro i licenziamenti con un microfono& ...

Sky Tg24 chiude tutte le sedi regionali e fa licenziare 46 lavoratori

  6 Settembre 2019   Comunicati stampa sky tv
"Dal 1° settembre 2019 le sedi regionali di Sky Tg24 a Torino, Padova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Palermo, oggi in appalto non esistono più. Dopo 16 anni di lavoro in esclusiva per questo Tg tutti i lavoratori sono stati licenziati. La maggior parte di questi fi...

Emittenza: licenziati 46 lavoratori Videobank, appaltatrice di servizi per Sky Tg24

  7 Agosto 2019   Comunicati stampa sky tv
Si è conclusa questa mattina al Ministero del Lavoro, con il disaccordo di Slc Cgil, la procedura per il licenziamento di 46 lavoratori nelle 10 sedi territoriali di Videobank, in gran parte dislocate nel centro sud." Lo annuncia una nota di Slc Cgil nazionale. "Vi...

Tlc: false le affermazioni di Network Contact contro la Cgil

  2 Agosto 2019   call center tlc
Lasciano davvero di stucco le stravaganti dichiarazioni di stampa del management di Network Contact. Si farnetica di una CGIL che avrebbe abbandonato un tavolo di confronto nel quale si sarebbero dovuti salvare centinaia di posti di lavoro.” Lo affermano in una nota...