Roma, 7 luglio 2023 - Ad ormai quasi una settimana dal passaggio del servizio di contact center Trenitalia da Almaviva a Comdata - avvenuto senza alcun accordo di clausola sociale con le scriventi OO.SS. - e a più di venti giorni dalla nostra richiesta di incontro inviata al ministero delle Imprese e del Made in Italy, al ministero del Lavoro e al committente Trenitalia ancora tutto tace nel più triste dei silenzi.
Nel frattempo circa 40 lavoratrici/tori non hanno accettato l’offerta di lavoro proposta da Comdata e altrettante/i hanno accettato, pur di non perdere il posto di lavoro, la forte riduzione oraria proposta, rinunciando così a una parte importante del loro già esiguo salario.
Com'è possibile che tutto questo avvenga senza che nessuno, a parte i lavoratori e le scriventi OO.SS., lo ritenga inaccettabile? Sono sempre solo i lavoratori a dover pagare scelte imprenditoriali e di committenza che puntano costantemente al massimo ribasso? E che in più eludono una legge di Stato come quella sulla clausola sociale?
Il tempo delle attese, così come la pazienza dei lavoratori, è finito e non possiamo in alcun modo permetterci che sulla vicenda cada un silente oblio, come magari qualcuno spera.
Per questo, per mantenere alta l’attenzione sulla vertenza del contact center Trenitalia e chiedere, nuovamente e con forza, di essere ricevuti dai ministeri competenti e dal committente si indice per
la giornata di giovedì 13 luglio 2023, in concomitanza con lo sciopero del personale delle ferrovie, l’astensione dal lavoro, per l’intero turno, di tutto il personale Comdata adibito alla commessa Trenitalia.
Le Segereterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL