Occhio non vede, formazione non duole
In questi giorni INPS Servizi ha avviato una serie di sessioni formative che stanno coinvolgendo numerosi lavoratori sui diversi siti nazionali. Fin qui niente di strano, anzi, sembrerebbe una buona notizia in quanto abbiamo da sempre ribadito come l’erogazione di formazione continua sia fondamentale per accrescere le competenze e le professionalità di tutti quanti i lavoratori del settore. Purtroppo però, quando si ha a che fare con INPS Servizi, anche le più buone intenzioni sono spesso lastricate di insidie e generano incomprensioni con i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali.
Nello specifico è stato comunicato che nel corso delle sessioni formative, che si effettuano da remoto durante lo svolgimento della prestazione lavorativa in smart working, è obbligatorio mantenere la webcam accesa. Tutto questo stabilito in maniera unilaterale, senza che ne sia stata data né alcuna comunicazione al sindacato né tanto meno che sia stato sottoscritto un accordo ex art. 4 legge 300 a tutela delle lavoratici e dei lavoratori da un eventuale controllo a distanza.
Oltre a ricordare le recenti sentenze internazionali che hanno definito l’obbligo del mantenimento della webcam accesa durante lo smart working una vera e propria “violazione dei diritti umani”, ci limitiamo a ricordare a INPS Servizi che per poter utilizzare telecamere (la webcam lo è) durante l’attività lavorativa è necessario un accordo sul controllo a distanza con le Organizzazioni Sindacali o, in mancanza di esso, dell’autorizzazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro.
Chiediamo quindi all’azienda di sospendere quest'obbligo e di smettere di segnalare chi si rifiuta di accendere la webcam durante la formazione altrimenti, in caso contrario, saremo costretti a rivolgerci agli organi competenti per il rispristino della giusta legalità.
Roma, 11 dicembre 2023
Le Segreterie Nazionali
Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil