Leggiamo, non senza qualche sentimento di sorpresa e curiosità, della creazione in WindTre di un comitato strategico contro gli sprechi e per azioni di contenimento dei costi operativi. Il primo suggerimento che, d'istinto, ci verrebbe da dare sarebbe quello di eliminare la figura del doppio Amministratore Delegato, che qualche costo aggiuntivo dovrà pur averlo!
Purtroppo anche da queste cose si percepisce il cambio di passo di questa azienda nelle relazioni industriali. Lanciare una "iniziativa strategica" volta al contenimento dei costi senza neanche porsi il tema di un raffronto con il Sindacato è di per sé indicativo dell'importanza che si attribuisce al confronto e alla ricerca della massima condivisione di obiettivi e percorsi. Constatiamo questo non senza un certo rammarico. Ricordiamo al management di WindTre come in questi anni i lavoratori e le loro rappresentanze in più di un'occasione si siano fatte carico con grande senso di responsabilità di percorsi anche onerosi che hanno permesso a quest'azienda di raggiungere l'attuale posizione, salvaguardando sia l'occupazione che la capacità aziendale di stare sul mercato. Di fronte all'innegabile stallo dell'operazione di scorporo della rete (operazione che questo sindacato non ritiene essere mai la soluzione da percorrere, in questa come nelle altre aziende del comparto, e che quindi continua con convinzione ad avversare) oggi l'attuale management di WindTre non trova nulla di meglio da fare di lanciare una operazione che allude all'esigenza di tagliare i costi.
Francamente non se ne sentiva il bisogno. A questo punto crediamo sia indispensabile un incontro urgente per fare il punto sulla situazione aziendale, a partire dal progetto della vendita della rete che appare sempre più "impantanato" e sulle motivazioni che sono alla base di questa ulteriore "brillante" iniziativa. Una cosa deve esser molto chiara però: i lavoratori di WindTre si sono già fatti ampiamente carico delle difficoltà del mercato, sia attraverso un drastico ridimensionamento degli organici sia una revisione degli accordi di secondo livello che, ormai da molto tempo, hanno portato notevoli risparmi.
Roma, 9 gennaio 2024
Le Segreterie Nazionali
Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil