(U.S. Slc Cgil) – Roma, 14 feb – “Non ci saranno strumenti di politica attiva per gestire la delicatissima situazione di Tim. Un pessimo segnale anche per l'intero settore delle telecomunicazioni, che sta attraversando una ristrutturazione profonda”. È il commento preoccupato di Riccardo Saccone, Segretario nazionale Slc Cgil, alla richiesta di ritirare le proposte di rifinanziamento del Contratto di Espansione per il 2024, avanzata la scorsa notte dal Governo ai parlamentari di maggioranza.
“A questo punto occorre la riconvocazione ad horas del tavolo tecnico al Mimit promesso dal Governo lo scorso 6 febbraio. Ci chiediamo – continua il sindacalista – come l’Esecutivo pensi di gestire questa vicenda e quali impegni reali intenda assumersi”, ricordando le dichiarazioni del capo di Gabinetto di Palazzo Chigi riguardo l'assenza di garanzie specifiche sulla tenuta occupazionale di Tim a valle della separazione della rete.
“Speriamo davvero – auspica Saccone – che non abbiano prevalso considerazioni elettoralistiche sulla presunta opportunità di destinare questi fondi ad altro. Vorrebbe dire che c’è stata una sottovalutazione drammatica sia su quanto potrà avvenire ai lavoratori dell’ex monopolista, sia sulla tenuta del comparto strategico delle Telecomunicazioni”.
Tim: Saccone, “Nessuno strumento di politica attiva per i lavoratori? Riconvocare ad horas il tavolo al Mimit”
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