Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

Dopo la presentazione del piano alternativo del fondo Merlyn, lavoratrici e lavoratori in presidio al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Saccone, Segretario nazionale Slc Cgil: “Asset strategico regalato alla grande finanza”. Clicca qui per il servizio realizzato da Collettiva.it.

Fabrizio Solari, Segretario Generale Slc Cgil: "Al peggio non c'è fine"

Nel 1997, l’ultimo anno della gestione pubblica, l’allora TELECOM era tra le prime cinque aziende del settore nel mondo, fatturava circa 23 miliardi, i debiti stavano sotto gli 8 miliardi, gli investimenti ammontavano a circa 6,5 miliardi l’anno e i dipendenti erano oltre 120.000. Economicamente sana, adeguatamente capitalizzata e fortemente presente all’estero l’azienda era perfettamente in grado di affrontare la sfida della globalizzazione.
L’ attuale TIM, dopo la peggiore privatizzazione della storia nazionale, fattura circa 16 miliardi e ne ha circa 26 di debiti nonostante si siano più che dimezzati investimenti e l’occupazione si sia ridotta dei due terzi.
I numeri raccontano di un lento ma costante processo di scarnificazione che ha impoverito l’azienda, il lavoro e il Paese.
Eugenio Scalfari, già 10 anni fa scriveva: “…l’azienda ha avuto la sventura di diventare preda di un capitalismo straccione, più attento a spolpare il grasso che ad investire in prodotti e tecnologie”
Di fronte a questo scempio il sindacato, già nel 2018, aveva proposto un intervento di razionalizzazione con la previsione della fusione con Openfiber, la stabilizzazione del capitale attraverso un maggiore impegno di CDP e la conseguente creazione di un’azienda di “sistema” in grado di realizzare la rete unica di nuova generazione e di accompagnare la digitalizzazione del Paese.
Nell’agosto 2020, sotto gli auspici del Ministero dell’Economia, TIM e CDP, azionista di riferimento di Openfiber, avevano sottoscritto una lettera di intenti in questa direzione. Quella prospettiva poi svanisce con la caduta del governo Conte.
Da allora più nulla sino a che, a fronte di un debito divenuto insostenibile, si è arrivati alla resa incondizionata con la vendita della rete al fondo di investimento americano KKR. Questa scelta è il frutto avvelenato del non aver voluto intervenire per tempo, ci allontana dalle future scelte dell’Europa anche per quanto riguarda le telecomunicazioni e ci costringerà a fare i conti con una difficile sostenibilità dell’azienda che resta ad occuparsi dei servizi, come si evince anche dall’andamento del titolo in borsa.
Ma al peggio non c’è fine, il vaso di Pandora si è aperto, e allora ecco che avanza un ulteriore “Piano”. Viene dismessa la velleità di mantenere la rete, si propone di vendere anche la controllata TIM BRASIL e di decimare e svendere le attività retail, immaginando un futuro che si concentra sui circa 5000 superstiti di Interprise.
Tante cose si sarebbero potute fare per evitare un simile epilogo, a partire dal non permettere di scaricare sull’azienda stessa il costo della privatizzazione.
O ancora, a danno fatto, si poteva decidere di far pagare un prezzo agli azionisti attraverso un aumento di capitale, oppure ai creditori attivando una procedura ex legge Prodi. Temo invece che prevarrà la scelta di far pagare il prezzo di tanta disinvoltura in primis ai lavoratori che avevano negli anni passati garantito il successo dell’Azienda, poi ai giovani che non potranno contare su una occupazione stabile e di qualità, ed infine a tutto il Paese con un imperdonabile ritardo sulla strada della digitalizzazione.
La responsabilità politica di questa triste vicenda ha riguardato diversi Governi sostenuti dalle più svariate maggioranze parlamentari, ma evidentemente non ha insegnato nulla, visto che il pensiero riferito dall’attuale Governo non va oltre un irresponsabile rinvio alle scelte del mercato.

Fabrizio Solari
Segretario Generale Slc Cgil

Intervento integrale su Repubblica.it


COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO CGIL NAZIONALE, SLC CGIL
Tim: Cgil e Slc, domani presidio con lavoratori davanti al MIMIT

Roma, 21 marzo - Domani, venerdì 22 marzo, a partire dalle ore 10 le lavoratrici e i lavoratori di Tim saranno in presidio sotto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a Roma, per chiedere al Governo di convocare il tavolo di confronto. "Con la presentazione del piano alternativo del fondo Merlyn, che prevede un ulteriore spezzettamento dell'azienda, ormai è chiaro il rischio che la vicenda possa diventare una mera questione finanziaria, con evidenti risvolti negativi sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori", dichiarano il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo e il segretario nazionale della Slc Riccardo Saccone.
Per i dirigenti sindacali "è inaccettabile scaricare sul mercato gli esiti della scelta tutta politica di avallare la vendita della rete. Una scelta, torniamo a ribadirlo con forza, che non fa gli interessi del paese e mette a rischio migliaia di posti di lavoro. Domani - concludono - saremo come sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici che lottano per difendere il loro futuro e una realtà strategica del settore".


 Tim: Slc Cgil, “Presidio venerdì 22 per sollecitare tavolo negoziale col governo”. Intanto prosegue il confronto con l’azienda

(U.S. Slc Cgil) - Roma, 14 mar - Continua il confronto con Tim per eventuale prosieguo ammortizzatori sociali. “Per noi - fa sapere il Segretario nazionale di Slc, Riccardo Saccone - è imprescindibile l'impegno aziendale alla salvaguardia dei perimetri aziendali ed occupazionali per tutte le aziende del gruppo e l'esplicita rinuncia ad azioni unilaterali per la durata dell'accordo”.
“Occorre inoltre minimizzare al massimo l'impatto economico sulle persone e - prosegue il sindacalista - che sia equamente distribuito. Al contempo riteniamo impensabile che il confronto con l'azienda non sia affiancato da quello col Governo dove discutere delle prospettive dell'azienda e degli strumenti necessari ad affrontare una situazione che, anche alla luce della sfiducia dimostrata dai mercati azionari, rischia di diventare drammatica”. 
“Il Governo ha deciso per lo spezzatino di Tim, - rileva Saccone - ora deve assumersi la responsabilità di seguire l'evoluzione di questa scelta nell'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori dell'azienda e del settore tutto”.
“Per questa ragione il prossimo 22 marzo dalle ore 10 la Slc Cgil sarà in presidio sotto la sede del Mimit a Roma - informa il Segretario Slc - per sollecitare il riaggiornamento del tavolo governativo. Ci fa piacere che la Presidente del Consiglio si sia accorta della complessità della vicenda Tim...ora pretendiamo coerenza. La gestione della scelta sciagurata di spaccare l'ex monopolista di Tlc sarà lunga e difficile. Senza il confronto con i rappresentanti dei lavoratori - afferma infine Saccone - si rischia di far pagare alle persone un conto non loro”. 

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Sky: azienda si predisponga ad un confronto serio

  7 Aprile 2017
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni si dichiarano disponibili a riprendere il tavolo di confronto con Sky partendo dalle stesse condizioni raggiunte dall’accordo con i giornalisti, ossia  soluzioni positive per gli annunciati esuberi di Roma e M...

Rai: comunicato assemblee

  6 Aprile 2017   Comunicati stampa
Come annunciato al presidio dei lavoratori davanti Viale Mazzini, il giorno 29 marzo, le segreterie nazionali hanno stilato il calendario completo delle assemblee in tutta Italia (allegato A), per preparare la mobilitazione contro la volontà aziendale di non rinnovar...

"Rai Pubblicità" rimuova pregiudiziale sull'incremento dei minimi salariali

  4 Aprile 2017
“Nel corso dell'incontro tra le segreterie nazionali Slc Cgil, Uilcom Uil, insieme alle Rsu e i rappresentanti di Rai Pubblicità, fra cui il Direttore Generale, è stato dichiarato un fatturato di 700 milioni €, confermando così l'andamento economico positivo previsto...

Rai: Quattro nodi da sciogliere per il rilancio del servizio pubblico

  30 Marzo 2017
Si è tenuta il 30 marzo scorso, presso la Casa del Cinema, l’iniziativa organizzata da Slc Cgil, Articolo21, Fondazione di Vittorio, Fnsi, UsigRai, AdRai, Eurovisioni sul rinnovo della Concessione e Convezione del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale. A...

Rai: azienda rimuova pregiudiziale per rinnovo del contratto di lavoro

  29 Marzo 2017
(Foto all'interno) “Oggi i lavoratori della Rai hanno manifestato davanti alla sede storica di Viale Mazzini per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da 39 mesi.” Lo annuncia una nota congiunta delle segreterie nazionali di Slc Cgil, Uilcom...

Tim: comunicato area Asa

  29 Marzo 2017   Comunicati stampa
Non servirebbero tante parole per raccontare e ricordare la situazione generale del reparto Asa. Tim dal dicembre 2015, quando arrancava nel panico delle multe Agcom, in modo unilaterale procedeva a rendere operative una serie di turnistiche pesanti, in termini di c...