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Roma,1 Settembre 2014. Continua lo stillicidio di chiusure di punti vendita di Wind Retail: fra la fine di luglio e quella di agosto ne sono state annunciate altre tre. Chiusure che contestiamo radicalmente nel metodo e nel merito. Nel metodo perchè tutto avviene nel più completo spregio delle relazioni sindacali (relazioni che gia in condizioni "normali sono pressoché inesistenti, sopratutto sui territori). Spesso ai lavoratori viene notificato l'avvio delle procedure di licenziamento individuale con semplice raccomandata ed il sindacato viene coinvolto, nella migliore delle ipotesi, a cose fatte. Nel merito perchè a questo punto appare evidente un cambio di strategia industriale dell'azienda. Quando si chiudono punti vendita in luoghi dove, di contro, si aprono realtà in franchising è evidente che l'azienda stia scegliendo un modello differente rispetto a quello che, come sindacato, invece condividemmo alla nascita di Retail. Se questo dovesse essere l'effettivo progetto è chiaro che ci troveremmo, nel giro di pochi mesi, di fronte al rischio reale di un forte ridimensionamento occupazionale (anche perchè ad oggi, anche a causa dell'assenza di relazioni sindacali stabili, i casi di ricollocamento nell'azienda o nel gruppo sono stati davvero limitati). E' evidente che una prospettiva simile non potrà che vederci fortemente contrari. A questo punto chiediamo all'azienda di fermare le procedure in corso e di convocare in tempi rapidissimi un incontro alla presenza dei responsabili massimi di Wind Retail. Non si può più rimandare un confronto serio sulle reali prospettive che il management ha in mente.

Le Segreterie Nazionali

SLC-CGIL, FISTEl-CISL e UILCOM-UIL

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