Ieri 5 dicembre si è svolto l’incontro per il rinnovo del CCNL delle Telecomunicazioni tra la delegazione sindacale SLC‐CGIL, FISTEL‐CISL, UILCOM‐UIL, presente il coordinamento di settore, ed Asstel.
L’incontro era stato pianificato nelle scorse settimane, a valle delle 4 riunioni svolte a novembre tra le parti in sede di commissioni tecniche, per una sostanziale verifica dei punti di avanzamento della trattativa rispetto alla piattaforma sindacale ad ormai quasi 2 anni dalla scadenza del contratto avvenuta a fine 2014.
Da parte sindacale abbiamo innanzitutto ribadito ad Asstel la grande distanza che dagli incontri suddetti è emersa sulla normativa, gli orari di lavoro, il part‐time, le flessibilità, la classificazione professionale temi sui quali non sono state date risposte, o sono state rigettate, molte delle richieste sindacali avanzate. Al tempo stesso in sede di tavolo tecnico da parte datoriale sono state avanzate proposte sul superamento degli automatismi (scatti di anzianità) e l’introduzione di soglie di accesso per il pagamento dell’Elemento di Garanzia che da parte nostra vanno semplicemente tolte dal tavolo.
Si è poi affrontato il tema fondamentale del modello contrattuale che per quanto riguarda SLC‐FISTEL‐UILCOM, in assenza di un protocollo condiviso tra Confederazioni Sindacali e Confindustria, non può che essere in continuità con quanto fino ad oggi realizzato nell’ambito della nostra categoria delle TLC avendo tale contratto, nato nel 2000, una sua storia precisa tagliata appositamente per il contesto al quale si applica e fatta di flessibilità normativa e contenimento salariale.
Impossibile quindi calare altri modelli presi a prestito da settori molto più maturi e nei quali si sono stratificati nel tempo trattamenti diversi, così come è impossibile ragionare per il Sindacato di aumenti annuali a consuntivo, come proposto da Asstel.
Per SLC‐FISTEL‐UILCOM un rinnovo innovativo di contratto, quale è quello che a più riprese Asstel ha dichiarato di voler percorrere, per un settore che è il perno dell’innovazione del Paese non è quello che passa attraverso una contrazione del salario e dei diritti individuali e collettivi ma quello che deve basarsi su adeguate basi economiche, su un sistema bilaterale della formazione in grado di sostenere l’occupabilità e la rioccupabilità all’interno del comparto, su un sistema di welfare avanzato. Questo è quanto si aspettano i lavoratori del settore da due anni senza contratto che hanno anche alle spalle diversi anni di sacrifici economici messi in campo nelle quasi totalità delle aziende, grandi e piccole, per superare la lunga crisi del paese e sostenere i perimetri occupazionali.
Asstel da parte sua ha registrato i punti di distanza emersi ed ha chiesto qualche ulteriore giorno di tempo per gli approfondimenti con le sue aziende associate.
I prossimi appuntamenti sono stati fissati per il 20 ed il 21dicembre a livello di Segreterie Nazionali mentre per il 22 dicembre è convocato il Coordinamento unitario per una valutazione dello stato della trattativa.
E’ chiaro che a tali date, in mancanza di elementi significativi di novità da parte di Asstel rispetto alle richieste sindacali, una rottura sarà inevitabile e saranno quindi intraprese tutte le necessarie azioni di lotta.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC‐CGIL FISTEL‐CISL UILCOM‐UIL