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Nella giornata odierna, presso il MISE, si è tenuto l’incontro sull’accordo commerciale tra Tiscali e Fastweb inerente l’acquisto da parte di Fastweb della licenza 40 Mhz nella banda 3.5 Ghz ed il ramo d’azienda FWA che comprende le relative infrastrutture (836 torri) e 34 dipendenti, per un valore complessivo dell’operazione di circa 150 milioni di euro.

Nel corso dell’incontro, richiesto dalle Segreterie Nazionali Slc Cgil-Fistel Cisl-Uilcom Uil, Fastweb e Tiscali hanno esposto le ragioni che giustificano l’accordo e le opportunità da esso derivanti ovvero la possibilità per Tiscali di proseguire l’attività e di favorirne un suo rilancio e dall’altra Fastweb per la quale l’intesa rafforza il proprio posizionamento nel mercato delle TLC ed il suo ruolo di azienda proiettata all’innovazione.

Alla luce della pesantissima situazione finanziaria di Tiscali, Slc Cgil è consapevole che l’intesa sia utile al fine di evitare il serio rischio sulla stessa prosecuzione dell’attività dell’azienda e di disperdere un intero patrimonio produttivo ed occupazionale.

Slc Cgil ha tuttavia sottolineato l’evidente squilibrio tra il valore finanziario dell’operazione (150 milioni) ed il numero di dipendenti coinvolti (34) con un inaccettabile smembramento della sede di Perugia nella quale rimarrebbero, in Tiscali, una manciata di lavoratori il cui destino apparirebbe in tal caso negativamente segnato.

Al contempo Slc Cgil ha posto con forza la necessità di una discussione immediata sul piano industriale di Tiscali rispetto al quale reputa imprescindibili risposte positive, a partire dal sito di Cagliari, in termini di futuro produttivo e di salvaguardia occupazionale.

Il MISE, accogliendo le richieste delle organizzazioni sindacali, si è reso disponibile a seguire la procedura ed a fissato un nuovo incontro per il 23 ottobre sui contenuti del piano industriale.

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