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(U.S. Slc Cgil) Roma, 10 nov – «Il bando di gara del governo è uno schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori del settore dei call center. Lo impugneremo». È la risposta di Slc Cgil al bando emanato lo scorso 25 ottobre dal dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’appalto del servizio telefonico 1522, a sostegno delle donne vittime di violenza.

A suscitare lo sdegno del sindacato è la scelta stessa di indire una procedura concorsuale laddove «da mesi centinaia di ex addetti al servizio 1500 sono costretti all’indigenza, nel totale disinteresse del ministero della Salute che pure – ricorda Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil – ha voluto con forza l’attivazione di quel numero verde per assistere la cittadinanza nell’emergenza Covid».

In più il testo, nota il sindacato, «non fa alcun cenno al contratto nazionale di riferimento, lasciando aperta la porta all’applicazione di contratti pirata. Singolare – aggiunge infine Saccone – la congiuntura di questa ‘dimenticanza’ con la discussione in corso al Cnel sulla contrattazione collettiva».

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