Rai: Saccone (Slc Cgil) replica al Consigliere Cda Di Pietro, “Onorati di essere fra i suoi primi pensieri. Ma quel che conta è la capacità di amministrare”
(U.S.SlcCgil) -Roma, 22 mag- “La civiltà di soggetto sociale di grandi tradizione ci porta innanzitutto ad augurare buon lavoro al Consigliere neoeletto al CdA Rai, Davide Di Pietro. E apprezziamo non poco che ci abbia voluto dedicare uno dei suoi primi pensieri dopo la riconferma nel vertice aziendale”. È Riccardo Saccone, Segretario nazionale Slc Cgil a replicare alle affermazioni del Consigliere d’Amministrazione contenute nell’intervista rilasciata stamani.
“Di Pietro critica la nostra scelta di appoggiare una candidatura alternativa e commette un errore di valutazione dovuto, forse, ad certa dose di confusione e strumentalità ma, come si dice in questi casi, l'importante è il pensiero” prosegue il sindacalista, che respinge anche il tentativo “maldestro” di accostarla alla scelta di Slc di sostenere il ricorso al Tar contro i criteri di selezione dei candidati al CdA scelti dal Parlamento. “Il ricorso -spiega Saccone- è basato sui criteri e sulla trasparenza nella scelta di un candidato rispetto ad un altro. Non è contro le storie personali delle decine di candidate e candidati in lizza. Un tema serio- specifica- che non si pone per l'elezione del candidato eletto dai lavoratori, che, dovrebbe esser chiaro anche al consigliere Di Pietro, una volta accertata l'ammissibilità della candidatura, sono i dipendenti della Rai a votare o meno”.
Saccone chiarisce anche che “essere indipendenti non significhi non avere una propria storia personale, magari con propri percorsi politici. Ed infatti -insiste- nessuno ha mai chiesto al consigliere Di Pietro di rinnegare il proprio recente passato di dirigente nazionale di un sindacato presente in Rai perché siamo sicuri che, nello svolgere la sua nuova carica, saprà separare le sue nuove funzioni e le informazioni preziose, di cui chiaramente viene in possesso, dalla sua precedente militanza sindacale.
Ecco perchè ci sfugge il nesso fra la militanza politica e l'impegno amministrativo della candidata Alessandra Clementini nel suo piccolo comune -dove, peraltro, la Rai è assente-, con la politicizzazione della contesa elettorale”.
“Se possiamo capire l'ebrezza della vittoria -aggiunge infine Saccone- poco si comprende invece lo scarso rispetto del Consigliere Di Pietro nei riguardi di sue colleghe e colleghi di azienda che hanno espresso una scelta altrettanto libera quanto quella di chi che ha deciso di votare per lui o per l’altro candidato, Pietro Muratori”.,
La Slc “non ha mai rimproverato ai consiglieri di nomina politica che si sono succeduti in Rai la loro storia personale, ma -conclude Saccone- la loro, spesso conclamata, incapacità di gestire un’azienda così rilevante nel Paese, limitandosi spesso al ruolo di meri esecutori di decisioni assunte in sedi improprie ed esterne all’azienda”.