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In relazione alla richiesta di confronto sul Piano Industriale, inviato unitariamente alla Rai, Slc Cgil incontrerà il Direttore Generale, Luigi Gubitosi, il giorno 22 aprile p.v.

L’azienda ha scelto di convocare singolarmente le OO. SS. invece di individuare un unico tavolo di discussione.

Va aggiunto che le OO. SS. nell’incontro avvenuto il giorno 11 aprile u.s. hanno richiesto alla Direzione del Personale, su vari temi, una calendarizzazione di incontri.

Per citarne alcuni: code contrattuali (rimandi definiti nel testo), esodo con incentivazione, Rai News 24, etc.

Come Slc Cgil dobbiamo però essere chiari, la Rai sta affrontando un momento delicatissimo, sia dal punto di vista economico ( in questi giorni uscirà il bilancio 2012), sia per i cambiamenti gestionali, organizzativi e tecnologici definiti nella discussione contrattuale e nel Piano Industriale ed è opportuno che tutti, l’azienda per prima, si muovano con attenzione.

La confusione di queste settimane, pesa la bagarre politica ed anche l’uscita di molte figure che hanno pesato nelle dinamiche aziendali degli ultimi 20 anni, rischia di mettere in discussione la qualità del confronto e conseguentemente dei processi.

Per questo Slc Cgil invita la Rai a procedere con cautela e organicamente al confronto e alle scelte di evoluzione gestionale e organizzativa.

Il rischio sono le incomprensioni, la sottovalutazione di questioni invece rilevanti, l’animosità di lavoratori che si sentono maltrattati da scelte aziendali, tutte questioni che rischiano di riaprire una diffusa conflittualità.

Sosteniamo questo citando alcuni facili esempi:

• l’esodo volontario, senza una temporizzazione dell’uscita e del reintegro della forza lavoro, sta generando in alcune aree problemi seri per la capacità produttiva e per le condizioni di lavoro ( ad es. citiamo le riprese esterne di Bologna e Firenze e Rai Way…)

• la regolazione della malattia e delle ferie.

Avremmo preferito che le uscite per pensione si realizzassero fisicamente solo dopo aver ridisegnato l’assetto occupazionale (anticipo TD, apprendistato e selezione, atipici), ma per scelta aziendale questo non è stato possibile. Si è preferito demandare alle strutture di prossimità la scelta dei tempi per l’esodo dei lavoratori che hanno aderito all’incentivo realizzando, di fatto, una giungla gestionale.

Aggiungiamo che altri processi, propri del Piano Industriale, tra cui il distacco di alcune risorse ex Rai Internazionale presso Rai World, sembrerebbero in essere senza che vi sia stato un coinvolgimento del sindacato.

Senza dilungarci troppo, dovremmo citare sedi, settori e situazioni specifiche, riteniamo fondamentale avviare il confronto senza che le questioni siano già giunte al punto di non ritorno come avveniva con le precedenti direzioni.

Il contratto è stato firmato 2 mesi fa, vi è stato quindi il tempo per avviare il confronto senza forzature, per questo oggi ci sembra logico chiedere a Rai bocce ferme sino ad una piena condivisione dei percorsi.

Non vogliamo ingessare l’azienda, anzi e nostra intenzione agevolare il cambiamento e crediamo come CGIL di averlo dimostrato, ma non siamo disponibili a vederci calate dall’alto le risultanze di un lavoro a cui non abbiamo preso parte e che magari soffre di una visione parziale del complesso quadro aziendale.

Crediamo che il confronto sul Piano Industriale, chiesto unitariamente, serva esattamente a questo, ad impostare un processo di importante evoluzione nel rispetto di tutti, avendo quindi attenzione ai costi, alle professionalità, alla qualità e ai cittadini che pagano il canone.

Roma,16 aprile 2013

La Segreteria Nazionale Slc Cgil

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