E’ stato siglato un accordo innovativo a seguito dell’interruzione di attività di una azienda di servizi televisivi , la Global Vision Group Italia (GVG) che lavorava in appalto per Sky, Mediaset e Rai, rilevata dalla srl Mvideo costituita su iniziativa di uno dei lavoratori, per ereditare e proseguire alcuni dei contratti di appalto. Un importante investimento nel patrimonio di competenza professionale e nella determinazione a non mollare dei lavoratori che sono stati assorbiti e che hanno tenuto duro per tanto tempo nella vicenda di GVG.
Slc Cgil Nazionale e le Segreterie Territoriali di Genova, Lucca e Milano, oltre a sostenere le vertenze in atto per i lavoratori licenziati da GVG, hanno sottoscritto con la Mvideo un accordo che prevede innanzitutto l’assorbimento con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con tutte le garanzie del Codice Civile e con la tutela piena dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori come era prima delle cosiddette “tutele crescenti” introdotte dal Jobs Act.
Il punto più innovativo e qualificante dell’accordo consiste nell’introduzione del Delegato di Impresa nell’unità produttiva sotto i 16 dipendenti in un mercato del lavoro, quello degli appalti radiotelevisivi, sempre più caratterizzato dall’esclusione dai diritti sindacali a causa sia della prevalenza di aziende fino a 15 dipendenti, sia del massiccio e crescente ricorso alle collaborazioni con partita IVA per la nuova occupazione. Un punto che va contro corrente rispetto a quanto respinto da Confindustria RadioTV nella piattaforma per l’ultimo rinnovo contrattuale, lasciando con ciò insanata la disuguaglianza tra i giornalisti che possono nominare il fiduciario anche dove non raggiungono i 16 dipendenti per costituire il Comitato di Redazione e, invece, impiegati tecnici e maestranze che questo diritto non hanno.
Slc Cgil ritiene di aver inaugurato un sentiero verso l’ampliamento dei diritti collettivi e verso l’inclusione degli esclusi per tutto il settore degli appalti radiotelevisivi.