Nelle ultime settimane sta prendendo sempre più corpo la volontà di esponenti della maggioranza di governo di abolire il fondo a sostegno della piccola emittenza locale e di riformare pesantemente l’attuale legge sull’editoria. Entrambi questi fondi negli ultimi anni sono stati più volte rivisti e ridimensionati con effetti molto negativi sulle aziende dei settori interessati, con pesanti ricadute sull’occupazione.
Come sindacato abbiamo sempre sostenuto che il sostegno alla cultura e al pluralismo deve essere esercitato da azioni concrete e non solo da slogan elettorali . Abbiamo inoltre sempre appoggiato riforme che rendessero tali Fondi usufruibili solo da soggetti che a pieno titolo ne avessero diritto, come nell’ultima riforma del sistema di sostegno alle piccole emittenti locali, concordando insieme alle controparti datoriali la necessità di destinare tale sostegno solo alle imprese che garantivano pluralismo e occupazione reale.
Questo per ribadire che non siamo contrari a misure che prevedano di escludere dal beneficio di questi fondi quei soggetti che non hanno le caratteristiche di cui sopra ferma restando la salvaguardia dei livelli occupazionali. Fare viceversa tagli lineari significa mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa delle piccole emittenti e degli editori già fortemente in crisi a causa del cambio epocale dello scenario competitivo in cui operano.
Siamo altresì contrari a qualsiasi intervento regolatorio degli affollamenti pubblicitari che non tengano conto dell’attuale scenario competitivo, dove i cosiddetti OTT detengono più dell’80% dell’intera quota di mercato, sfruttando il più delle volte contenuti non prodotti da loro, ma solo aggregandoli . Mettere vincoli solo alle nostre imprese, sia pubbliche che private, non farebbe altro che aumentare il gap competitivo con questi grandi operatori internazionali, non garantendo affatto una ridistribuzione delle risorse ai soggetti più deboli.
Crediamo che Net Neutrality , pluralismo culturale e dell’informazione, corrette regole antitrust e tassazione degli OTT (web tax, riferito naturalmente agli utili degli OTT stessi ), contributi all’editoria e alle piccole emittenti rappresentano l’architrave su cui poggiamo democrazia e sviluppo del paese .
Le Segreterie Nazionali SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL