Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

CESSIONE DI RAMO MEDIASHOPPING: LE RAGIONI DEL NOSTRO NO.

Come avevamo già anticipato nel nostro comunicato del 6 agosto u.s., MEDIASET ha purtroppo confermato la sua decisione irrevocabile di uscire dal settore delle televendite, nonostante gli investimenti e i costi sopportati in tutti questi anni. Un disimpegno che si concretizzerà con la vendita di tutte le attività e di tutto il personale attualmente impiegato in Mediashopping, e che si articolerà in due fasi: una prima cessione di ramo a una società interamente controllata da Mediaset, e la vendita successiva a un soggetto esterno, la Ortigia Investimenti spa.

Senza entrare nel merito del piano industriale dei nuovi acquirenti -tema che verrà affrontato non appena la vendita sarà perfezionata- resta il rammarico per l’ostinazione con cui Mediaset ha voluto perseguire questa cessione. Dismettendo questa attività insieme a tutti i dipendenti in essa ricompresi, infatti, Mediaset non ha tenuto minimamente conto della posizione sindacale, che, al limite, avrebbe accettato la cessione dell’attività, a patto che si facesse salva la forza lavoro in essa impiegata.

Questo tipo di operazioni, basate su un mero risparmio di costi, e quindi poco attente alle ragioni della responsabilità sociale d'impresa, ci vedono da sempre fortemente contrari, a maggior ragione in questo caso, dove l’esiguità dei lavoratori coinvolti, risulta ininfluente sui costi aziendali.

Inoltre, con l’uscita definitiva dal settore delle televendite, temiamo che si allenteranno definitivamente anche gli ultimi legami fra questi lavoratori e il Gruppo Mediaset, gettando ulteriori e pesanti ipoteche sul loro futuro occupazionale.

Queste preoccupazioni -unite a una normativa che non permette al Sindacato di bloccare questo tipo di operazioni- ci hanno spinto fino all’ultimo a ricercare un accordo che assicurasse maggiori garanzie per le lavoratrici e i lavoratori di Mediashopping.

In particolare, nei tre incontri che si sono succeduti (3, 11 e 17 settembre u.s.), le OO.SS. hanno chiesto a Mediaset un accordo che riconoscesse i seguenti punti:

1. Garanzie occupazionali sostanziali per i lavoratori Mediashopping, ovvero la possibilità di un loro ritorno a Mediaset nella malaugurata ipotesi di fallimento o licenziamenti collettivi da parte del futuro acquirente.

2. Mantenimento del Contratto Confindustria RadioTv e dell'Integrativo Mediaset che, oltre alle sicurezze di carattere economico, ci avrebbe permesso di rappresentare e tutelare questi lavoratori anche dopo la loro uscita da Mediaset.

3. Pagamento del Tfr da parte di Mediaset prima della vendita a Ortigia, in deroga quindi al principio dell’assenza di soluzione di continuità previsto in procedura.

A queste rivendicazioni delle OO.SS., l’assemblea dei lavoratori Mediashopping ha voluto affiancare anche la richiesta vincolante di 36 mensilità aggiuntive a carico Mediaset, che si sono rivelate uno degli ostacoli principali per la conclusione di un accordo sostenibile.

Per tutta risposta Mediaset ha bocciato come irricevibile la richiesta delle 36 mensilità, e si è limitata a fare timide aperture sulle garanzie occupazionali, senza peraltro entrare nel merito di quali meccanismi introdurre per renderle esigibili. Ha invece dato il proprio assenso al pagamento del tfr per i lavoratori Mediashopping che ne facessero richiesta prima della vendita, e ha inoltre dato il proprio sostegno alla richiesta sindacale di mantenere il contratto dell'emittenza privata almeno per un anno dalla vendita al Gruppo Ortigia spa.

Concessioni troppo blande e troppo generiche, che, a nostro modesto avviso, sono la dimostrazione di quanto Mediaset non fosse interessata come in passato alla ricerca di un accordo.

Fermo restando che il lavoro sindacale di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL in favore dei lavoratori e delle lavoratrici Mediashopping continuerà anche dopo il loro passaggio a Ortigia spa, una serie di riflessioni appaiono necessarie, e riguardano tutte il rapporto che Mediaset intende instaurare con le OO.SS. e con i lavoratori che queste rappresentano. Servono in particolare risposte sulle seguenti criticità:

• appare sempre più difficile comprendere quali siano gli indirizzi strategici del Gruppo. Dopo una estenuante e purtroppo fallimentare corsa nei tribunali di mezza Europa, appare nebuloso il disegno strategico del Gruppo. Poche e scarse notizie sull’evoluzione dei rapporti con l’azionista di minoranza Vivendi, ancora meno notizie sul futuro del progetto Mfe. Per queste ragioni appare non più rinviabile un confronto serrato con i vertici del Gruppo per conoscere il piano industriale e editoriale, al fine di rassicurare i lavoratori e le lavoratrici di Mediaset sul loro futuro.

• Questa cessione di ramo -la prima che si conclude con un mancato accordo- non puo’ e non deve diventare il viatico per altre operazioni di questo tipo. Di fronte a questa come altre operazioni non condivisibili, la risposta del Sindacato Confederale è e sarà fortissima, e si articolerà a tutti i livelli possibili.

• Con l'intransigenza del tutto inedita dimostrata in questa vertenza, Mediaset ha dato l’impressione di non ritenere più strategiche le relazioni sindacali, che, in passato, avevano invece dato prova di grande efficacia. Al contrario, noi siamo convinti che, proprio in considerazione della delicatezza del momento, servirebbe a tutti fare sistema, ristabilendo delle relazioni sindacali stringenti ed efficaci.

Per queste ragioni, nel dimostrare vicinanza fattiva alle lavoratrici e ai lavoratori Mediashopping, SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL valuteranno quali iniziative nazionali e/o territoriali intraprendere a sostegno della loro vertenza.

Roma, 21 settembre 2020

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Clausola Coop Voce, sottoscritto accordo con Transcom

  7 Dicembre 2021   call center tlc
Lo scorso 3 dicembre si sono riuniti le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, le RSU, l’azienda uscente Cds e l’azienda subentrante Transcom per discutere la clausola sociale relativamente alle attività di customer di CoopVoce. A...

Linkem, cessione ramo d’azienda Hospitality ad Aetherna

  7 Dicembre 2021   tlc
Lo scorso 6 dicembre si è svolto l'incontro tra le Segreterie nazionali e territoriali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL ed i rappresentanti delle aziende Linkem ed Aetherna al fine di effettuare l’esame congiunto relativo alla procedura di trasferimento di ramo d...

Wind 3, incontro 6 dicembre 2021

  7 Dicembre 2021   tlc wind
Nella mattinata del 6 dicembre 2021 si sono incontrate, in modalità da remoto, le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, congiuntamente alla delegazione nazionale delle RSU, con la Direzione di Wind3 per l’esame congiunto richiesto in...

Risposta delle OO.SS. alla convocazione Rai del 13 - 14 dicembre

  3 Dicembre 2021   rai tv emittenza
Al direttore  Al direttore HR RAI Dott. Felice Ventura Al Dott. Marco Anastasia E p.c. Unindustria C.a. Dott. Davide Delli Iaconi Oggetto: Vostra convocazione del 13 e 14 dicembre In merito a quanto in oggetto le scriventi Segreterie Nazionali, nel c...

Rai, la beffa degli esodi incentivati a danno di chi lavora

  3 Dicembre 2021   rai tv emittenza
RAI: INCENTIVAZIONE VOLONTARIA ALL’ESODO PIÙ SOLDI PER CHI VA IN PENSIONE, MENO SOLDI IN BUSTA PAGA PER CHI LAVORA Le mosse dell’Azienda in questi ultimi giorni possono essere sintetizzate così: un abbozzo di Piano Industriale ricalcato da quello di Salini, con u...

Tim, il documento dei sindacati ai ministri Giorgetti e Colao

  2 Dicembre 2021   tim tlc telecom 5G
Alla C.A. Ministro per l’innovazione tecnologica e la transazione digitale Dott. Vittorio Colao Alla C.A. Ministro dello Sviluppo Economico On. Giancarlo Giorgetti Alla C.A. Sottosegretario MISE con deleghe sulla banda ultralarga, sulle telecomunicazioni, sul dig...