Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

Produzione culturale

Cara lavoratrice caro lavoratore, collaboratrici e collaboratori dello Sport,

In Italia si parla tanto di attività sportiva ma poi si dedicano risorse e interventi sempre e solo allo sport d’élite e poco ci si preoccupa di quasi un milione di operatori sportivi, istruttori, allenatori, tecnici, del settore che lavorano quotidianamente con passione dedizione e professionalità.

La CGIL, attraverso la nostra categoria, da diversi anni se ne sta occupando elaborando e presentando proposte alle istituzioni e alle organizzazioni di rappresentanza dello sport compresi gli enti di promozione sportiva.

In sintesi chiediamo: 

o Tutela del rapporto del lavoro sportivo attraverso la copertura di forme previdenziali tali da poter garantire il diritto a una pensione dignitosa;

o piena copertura assicurativa INAIL che superi le ridicole assicurazioni previste dal tesseramento sportivo;

o riconoscimento di un salario adeguato;

o copertura reale in caso di responsabilità civile contro terzi;

o copertura per malattia e infortunio;

o adeguata formazione.

Dobbiamo evidenziare che anche in questa fase emergenziale e complessa i collaboratori sportivi sarebbero restati fuori da qualsiasi ammortizzatore sociale proprio a causa della natura del loro rapporto, privo di contribuzione, se il sindacato non avesse sollevato agli enti competenti la necessità di dare una prima forma di sostegno al reddito di chi lavora con la modalità della collaborazione sportiva.

Siamo riusciti anche nell’intento, di allargare la possibilità della cassa integrazione in deroga alle associazioni sportive e alle società sportive dilettantistiche, ma non basta.

Passata questa fase straordinaria, dobbiamo avviare insieme a voi un confronto per realizzare un reale cambiamento nel rapporto del lavoro sportivo, facendolo uscire da quella sorta di extraterritorialità dei diritti dove si trova.

Il dramma di questi giorni potrebbe trasformarsi in opportunità se la rete che stiamo costruendo nell’emergenza non si disperderà a crisi finita, ma si estenderà allargando la partecipazione.

Continueremo a tenervi informati e appena ci sarà possibile convocheremo un incontro per raccogliere le vostre necessità e per presentarvi le proposte che abbiamo individuato. Vi chiediamo di continuare a contattarci per qualsiasi necessità invitandovi anche a considerare la vostra adesione e iscrizione alla CGIL, unica strada per consolidare la rappresentanza della categoria dando forza alle nostre rivendicazioni.

LA CRISI NON DIPENDE DA NOI….COME NE USCIREMO SI!

Scarica volantino_cura_italia sport

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Cinema: Sindacati, circuito ex Cecchi Gori, preoccupazione per mancato rilancio

  30 Gennaio 2013
“A tre anni data della gestione della Ferrero Cinemas del Gruppo ex Cecchi Gori, a tutt'oggi il liquidatore del tribunale fallimentare di Roma non ha definito compiutamente il destino del Circuito. Esprimiamo profonda preoccupazione e decisa contrarietà a un metodo d...

Ippica: comunicato

  25 Gennaio 2013
L’ippica si mobilita e scende in piazza La continua attesa delle riforme promesse, la mancata emanazione dei decreti attuativi della L. 135/2012, il costante declino della scommessa ippica nell’assoluta indifferenza degli organi competenti, la conseguente caduta deg...

Produzione culturale: Appello Abbracciamolacultura

  24 Gennaio 2013
Abbracciamolacultura lancia l’appello “Più cultura per lo sviluppo” Per i documenti allegati vedi sotto.   Vengono presentati oggi a Roma il documento programmatico e l’appello a sostenerlo, che la Coalizione Abbracciamolacultura * indirizza alle forze politi...

Produzione culturale: documento unitario mobilitazione Fondazioni Lirico Sinfoniche

  23 Gennaio 2013
Mobilitazione Nazionale contro la distruzione del sistema di produzione musicale, di lirica e di danza-balletto in Italia Nonostante il nostro appello al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Beni e Attività Culturali e al Presidente della Repubbli...

Produzione culturale: conferenza stampa "Più cultura per lo sviluppo"

  18 Gennaio 2013
Perché Pompei e Venezia, emblemi del patrimonio culturale italiano, si sbriciolano? Perché l’Italia non raggiunge gli obiettivi minimi di spesa del programma "attrattori culturali" e deve restituire 33 milioni di euro all'Unione Europea? Perché i talenti artistici e...