Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

Produzione culturale

LAVORO SPORTIVO, FRONTE SINDACALE COMPATTO: FORNIRE UN ADEGUATO RISTORO ALLE IMPRESE DEL SETTORE IMPORTANTE RUOLO DI PRESIDIO SOCIALE E DI PREVENZIONE SANITARIA

Roma, 3 novembre 2020 – Fornire una adeguato ristoro anche alle imprese del settore sportivo, impianti e attività connesse, piscine, palestre e centri sportivi dilettantistici. E’ la richiesta congiunta dei sindacati nazionali di categoria Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil a pochi giorni dall’approvazione del Decreto Ristori e a poche ore dall’emanazione di un nuovo Dpcm, con ulteriori misure restrittive finalizzate al contenimento del contagio che impatteranno ulteriormente sul comparto messo a dura prova dalle misure fin qui attuate e dal lockdown dei mesi scorsi.

Le tre sigle ricordano che nel comparto sportivo, che concorre al Pil con 4 punti percentuali, sono impiegati complessivamente più di 100.000 lavoratori dipendenti e più di 500 mila collaboratori sportivi, molti dei quali da ricondurre a collaborazione coordinata e continuativa e al lavoro dipendente.

La richiesta dei sindacati si inserisce nell’ambito della più ampia riforma del settore, presentata nei mesi scorsi dal ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora, al cui dibattito hanno preso attivamente parte anche le federazioni di categoria Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil, con la richiesta del riconoscimento dei diritti e delle tutele piene per i lavoratori del settore, a partire dalle garanzie su pensioni e previdenza, malattia, infortunio, maternità e genitorialità, oggi negate alla stragrande maggioranza dei collaboratori. I sindacati avevano espresso perplessità sulle deroghe allo Statuto dei Lavoratori previste dalla bozza di Decreto, ritenendo invece dirimente salvaguardare le specificità professionali da ricondurre nell’alveo del sistema di classificazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Per i sindacati occorre dare una prospettiva anche di medio termine, per superare la pandemia in atto, perché il comparto sportivo possa continuare a dare il suo essenziale contributo al benessere e alla salute di tutti, mantenendo il prezioso ruolo di presidio sociale e di prevenzione sanitaria.

Nei giorni scorsi le tre federazioni, insieme alla Confederazione dello Sport, hanno espresso forti perplessità sul testo dell’ultimo Dpcm in vigore dal 26 ottobre. In una nota congiunta trasmessa al ministro Spadafora hanno stigmatizzato la “sospensione delle attività di palestre e piscine che, unita alle restrizioni che coinvolgono l’intero mondo dell’attività sportiva, provocherà impatti devastanti su un settore già fortemente piegato dal precedente lockdown, con conseguente emorragia di posti di lavoro e di professionalità, nonchè distruzione di un’importante fetta del tessuto socio economico di tutte le Regioni”. Le Parti Sociali hanno invitato il ministro dello Sport piuttosto a “considerare la possibilità di utilizzare i tecnici sportivi per diffondere istruzioni e messaggi sulle corrette condotte da seguire nelle entità sportive presenti sul territorio che possono, anche con le limitazioni imposte da misure di contenimento, giocare una carta fondamentale nella gestione dello stato di crisi, fino a sostenere il morale della popolazione”.

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Emergenza cultura: 7 maggio in piazza a difesa dello spettacolo dal vivo

  5 Maggio 2016
Il prossimo 7 maggio anche Slc Cgil scenderà in piazza con il popolo dell’art. 9 perché lo spettacolo dal vivo è un settore che “costruisce cultura”. Un settore dove artisti e maestranze fanno il loro lavoro con una passione che spesso li porta ad identificare la pro...

Spettacolo: Bizi a Franceschini, un miliardo a cultura mentre teatro è in crisi

  2 Maggio 2016
"Un miliardo per la cultura è un importo considerevole, anche se va tutto a musei e percorsi. Ma se nel frattempo lo spettacolo sta precipitando in una crisi irreversibile e il Ministero non interviene, non possiamo non chiederci perché si vuole ignorare la crisi di...

Spettacolo: Bizi (Slc) a Franceschini, disponibili a discutere profilo giuridico fondazioni liriche

  28 Aprile 2016
“Siamo d'accordo ad aprire una seria e costruttiva discussione per valutare se l'attuale profilo giuridico delle fondazioni lirico sinfoniche sia quello che serve alla lirica in Italia – dichiara Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil, in risposta alle affermaz...

Spettacolo, incontro sul tema: "il Codice dello Spettacolo e il lavoro del musicista autonomo", Roma 3 e 4 maggio 2016

  26 Aprile 2016
L’anno 2016 sarà ricordato perché finalmente tutti i settori dello spettacolo dal vivo avranno regole legislative organiche? Se approvato, il Codice dello Spettacolo potrà finalmente dare risposte ad un mondo che fino ad oggi è stato ignorato nelle sue specificità d...

Fondazioni liriche: comunicato coordinamento

  22 Aprile 2016
Si è tenuto a Verona oggi il coordinamento nazionale della Slc cgil delle Fondazioni Liriche. Hanno partecipato anche delegazioni di lavoratori ed artisti della Scala, della Fenice, del Maggio Fiorentino, del Carlo Felice di Genova, del Teatro Regio di Torino e del T...

Spettacolo: Bizi (Slc), necessaria legge organica per teatro e lavoratori

  21 Aprile 2016
“Da tempo lo spettacolo dal vivo è in difficoltà: senza rumore chiudono il sipario teatri e centinaia sono le strutture teatrali chiuse sparse per il Paese. Ma un teatro che chiude non viene registrato come un argomento da prima pagina, specchio di come si considera...