L’onorevole sottosegretario Antonio Misiani rilancia la disponibilità del Ministro della cultura ad aprire immediatamente un tavolo per sostenere economicamente il Teatro Eliseo.
È bene non dimenticare che nel nostro Paese, l’accesso dei teatri alle risorse pubbliche è subordinato a regole che, se ritenute non adeguate, vanno cambiate per tutti.
Già in passato, il Teatro Elisero è stato beneficiato da provvedimenti “ad personam”.
Favorire un unico Teatro significa minare il rispetto delle regole a cui tutti siamo chiamati e, significa anche lasciare in difficoltà, questa volta nella totale indifferenza, molti altri teatri che, rispettando le regole attuali, non ricevono finanziamenti sufficienti o, addirittura, non riescono ad accedere al Fondo Unico per lo Spettacolo.
Non va dimenticato, inoltre, che la profonda crisi che vive l'intero settore si traduce in una riduzione inaccettabile dei diritti di artisti e lavoratori.
Per giunta, l’accesso alle risorse pubbliche dovrebbe essere subordinato proprio al rispetto delle regole. Invece si pensa di soccorrere, e quindi di premiare, con misure extra proprio un Teatro che elude il rispetto del contratto nazionale dei lavoratori e che, troppo spesso, accumula ritardi enormi nel pagare i compensi.
Lo spettacolo dal vivo in Italia ha bisogno di essere sostenuto e di contare su regole adeguate, trasparenti e uguali per tutti.
La produzione culturale, nel nostro Paese, ha bisogno che siano rispettati i diritti dei lavoratori.
Slc-Cgil chiede che si apra davvero un Tavolo, non per sostenere un singolo Teatro, ma per individuare adeguate misure a sostegno dell’intero settore.
Roma, 12 febbraio 2020
Emanuela Bizi
SLC CGIL Nazionale