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Produzione culturale

SLC CGIL territoriali
Settore Produzione Culturale – FLS

20 marzo 2020

Oggetto: Fondazioni lirico sinfoniche e spettacolo dal vivo.

In questo periodo sono rimasta a Roma per garantire il presidio del settore Produzione Culturale. Fabio, Marilisa e Umberto stanno lavorando tutti da remoto.

Le diverse misure si sono abbattute sul settore spettacolo come un ciclone distruttivo e chi vola in aria sono i lavoratori atipici. L’annullamento degli spettacoli ha colpito in particolare professionisti che operano con contratti a termine, partite iva, collaborazioni accessorie, ecc. e per i collaboratori sportivi. Tutti senza alcuna tutela.

Per questo il nostro impegno in questa settimane è stato quello di provare da un lato a lavorare per dare loro maggiori tutele, dall’altro intervenire per provare a organizzarli. Come sapete tutti è molto difficile organizzare questi lavoratori. Per questo abbiamo aperto una mail per lo sport e una per lo spettacolo che è stata immediatamente inondata da centinaia di richieste e appelli.

Questo è un grande impegno, perché siamo costretti a rispondere uno ad uno, contemporaneamente dobbiamo rispondere alle chiamate. Stiamo tutti lavorando intensamente, cercando di stare accanto ai lavoratori più deboli.

Questo nella certezza che i dipendenti delle Fondazioni Lirico Sinfoniche avessero tutele sufficienti a sostegno delle sospensioni.

Ho provato anche a scrivere un documento unitario ma non è stato possibile.

Ho parlato allora con il presidente di ANFOLS chiedendo quali erano le loro intenzioni per gestire questa fase, soprattutto dopo la lettera dell’ANFOLS che lanciava l’idea di dare ai dipendenti delle Fondazioni Lirico Sinfoniche lo status di dipendenti pubblici. In questa fase, difficilissima, non è possibile aprire una interlocuzione con il MIBACT per sciogliere un nodo che non è mai stato sciolto in tanti anni. La nostra interlocuzione con il Ministero è ora volta a chiedere risorse e ora dovremo cercare di capire come intendono utilizzare i 130 milioni di euro stanziati dal DL 18.

Certamente il tema dello status dei dipendenti delle Fondazioni Lirico Sinfoniche è un tema importante, è così importante che aveva spinto le OO.SS. nazionali alcuni anni fa ad avviare una raccolta fondi per sostenere una consulenza e i costi di una eventuale causa presso uno studio di Milano. Non mi occupavo ancora di FLS, ma mi risulta che si fosse attivata solo Bologna.

Quando l’emergenza finirà dovremo lavorare per trovare una soluzione a questo tema, cosi come dovremo lavorare per dare tutele agli atipici.

Ricordo che è probabile che ripescheranno i decreti della Legge 175 e in tale sede si potranno dirimere queste importanti questioni.

Si è anche aperta una discussione rispetto alla concessione a tutti i dipendenti delle fondazioni lirico sinfoniche del lavoro agile.

Ricordo che tale modalità è disciplinata dalla legge, e che sono le imprese che devono definire quello che si può fare in questo modo. Saranno quindi i sovrintendenti che dovranno decidere questo, e che dovranno eventualmente rispondere di eventuale danno erariale e alle eccezioni che
potranno essere mosse dalla Corte dei Conti circa le modalità di gestione del personale nel periodo di sospensione degli spettacoli.

Vi invito ad ampliare il più possibile le tutele in caso di accordo, garantendo il salario e tutele per gli atipici.

Per quanto riguarda le circolari che vi allego si stanno ponendo alcune questioni che cercherò quanto prima di dirimere:

- Ad oggi mi risulta che un’impresa può fare un’unica domanda di ammortizzatore. Quindi nel caso che si sottoscriva un accordo FIS, si pone il tema degli intermittenti che ad ora parrebbero poter accedere solo alla deroga. 

- E’ in uso un contratto di scrittura, impugnabile ma diffuso, che è sostanzialmente un contratto a termine da… a… ma pagano solo le giornate lavorate (prove e spettacolo). In questo caso, come per gli intermittenti, potrebbero trovare problematiche nella concessione dell’indennità FIS.

- Attualmente entrambi FIS e Deroga si possono chiedere solo per lavoratori che avevano un rapporto di lavoro sin alla data del 23 febbraio che al 17 marzo, data di uscita del DL 18.

Questo rappresenta un limite importante.

- Per quanto riguarda la possibilità di accesso all’indennità di 600 euro per i lavoratori dello spettacolo si stanno ponendo due questioni: le 30 giornate solo ENPALS sono un limite perché molti di loro ci arriverebbero cumulando le giornate di insegnamento che però prevedono il contributo alla gestione separata. Quindi non contano ai fini delle 30 giornate, ma questi lavoratori non avranno accesso neppure ai 600 euro previsti per le partite iva, perché in questo caso avendo già l’iscrizione ad una diversa cassa (ENPALS) ne vengono esclusi. 

Spero di farvi sapere quanto prima come è meglio muoversi e vi invito a monitorare quello che sta avvenendo con i lavoratori atipici, soprattutto con i dipendenti dei teatri con contratto di scrittura e con le compagnie che erano ospitate dai teatri più importanti.

Sapete del contenzioso aperto con AGIS circa l’interpretazione dell’articolo 19. Molti dopo il pagamento (errato) delle 12 giornate hanno sciolto le compagnie.

Dobbiamo aspettare le ulteriori precisazioni dell’INPS che per ora si è limitata a scrivere quello che è già previsto dal decreto. Tramite la CGIL stiamo cercando di porre i nostri temi all’Istituto.

Come potete leggere nell’allegato i nostri patronati potranno essere un utile strumento per intercettare i lavoratori atipici.

Per quanto ci riguarda, dopo aver chiesto inutilmente all’INCA nazionale di darci tutti gli indirizzi mail dei patronati che lavorano da remoto, vi gireremo tutti quelli che ci contatteranno. E’ fondamentale quindi che siate attenti alle nostre segnalazioni e avvisate i Patronati che l’eventuale
tessera va girata alla SLC CGIL.

Ovviamente sarà mia cura aggiornarvi tempestivamente.

Vi segnalo che molte associazioni ci stanno chiedendo di collaborare quindi questo è il momento per agganciare i lavoratori per rendere da un lato maggiormente rappresentativa la nostra organizzazione sindacale, dall’altro dare risposte a questi lavoratori che stiamo verificando non
conoscono i propri diritti.

Cordiali saluti.

La Segretaria Nazionale Slc Cgil
Area Produzione Culturale

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