COMUNICATO
Riceviamo la comunicazione di ANICA in merito alle misure adottate per l’emergenza sanitaria e riteniamo che tale decisione sia da collegare alla risposta fornita dal MiSE al chiarimento richiesto dalle associazioni professionali e da queste OO.SS..
Ribadiamo il comune interesse alla ripresa più rapida possibile dei lavori, ferma restando la garanzia del maggior grado di sicurezza delle misure anti-contagio possibile e apprezziamo la disponibilità a fungere da “centro di raccolta” palesata dall’associazione datoriale. Riteniamo utile tale disponibilità qualora i dati raccolti possano essere condivise con le scriventi, per le parti consentite dalla Legge.
Stiamo apprezzando i modelli e gli impianti organizzativi che ci sono pervenuti dalle aziende associate e da altre.
Modelli che noi sottoponiamo ai nostri RLST per una valutazione competente, gli RLS territoriali individuati per garantire la rappresentanza sindacale nei Comitati Tecnici come da art. 13 del protocollo 14 marzo 2020, che sono già operativi avendo effettuato ispezioni e continuando a farne presso le aziende, con un programma fitto che tiene conto del comune interesse alla ripartenza ricordato sopra. Continuiamo a considerare il rendere quanto più attrattivo il ritorno dei professionisti alle lavorazioni e di ridurre al massimo la paura dell’eventuale contagio, anche per evitare defezioni e disorganizzazioni. Ci teniamo a precisare che parliamo di tutti i professionisti interessati: attori, direttori, assistenti e fonici e che diamo per assodato che le misure di contenimento siano già in essere.
Siamo per una ripartenza omogenea e coordinata. Non nutriamo alcuna illusione di arrivare a stabilire insieme un giorno prefissato per tutte le aziende, non ne avremmo neanche il potere, ma pensiamo ad una ripartenza legata alla risoluzione condivisa di alcune questioni, siano esse quelle legate alle misure anti-contagio, siano altre come:
la possibilità di ridurre l’assembramento in sala ricorrendo, in via sperimentale e per tempi limitati, alla remotizzazione del lavoro del direttore di doppiaggio, ove possibile, su base volontaria e dove la tecnologia a disposizione dell’azienda lo consenta.
Le questioni legate ai minori: sia in termini di prestazioni in sicurezza degli attori minorenni e del loro accompagnamento, sia per la difficoltà legata alle misure nazionali anti-contagio che obbliga a lasciare minori a casa durante la prestazione dei genitori appartenenti ad una delle figure professionali citate sopra.
La strutturazione dei turni dovrà prevedere una revisione dovuta alle sanificazioni, da effettuare ad ogni cambio di attore, quindi non necessariamente sulle tre ore canoniche. I brusii dovranno prevedere una nuova organizzazione per la necessità di evitare gli assembramenti.
Per ultima, ma non ultima, la considerazione che un disallineamento delle misure possa intervenire negativamente sul generale successo dell’azione anti-contagio. È evidente a tutti che la circolarità dei professionisti può creare un effetto domino che potrebbe coinvolgere anche le aziende più attente e, di conseguenza, tutto il settore.
Roma, 16 aprile 2020
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL