Roma 18/02/2021
Spett.le The Space Cinema
c.a. Dott. Francesco Grandinetti
p.c. Dott. Stefano Rossignoli
Dott. Claudio Corrias
Abbiamo avuto modo di ascoltare la comunicazione Aziendale del 28/01/2021 ai dipendenti, comunicazione autopromozionale diretta senza intermediazione sindacale e senza contraddittorio, nella quale si è posta la necessità di fare gruppo al centro delle considerazioni di ordine economico, oltre ad un forte richiamo al senso di appartenenza.
E’ forte la consapevolezza che da questa terribile esperienza pandemica, per essere pronti alla ripartenza, sarà elemento fondamentale affrontare la sfida tutti insieme, e le scriventi non possono che concordare in quanto cultori del valore della democrazia economica nelle relazioni industriali che si realizza attraverso le forme della partecipazione.
Condivisa quindi la matrice ispiratrice dei rispettivi comportamenti, dobbiamo poi misurare come questo concetto viene declinato nelle sue articolazioni.
Nel merito, viene chiesta ai lavoratori piena collaborazione per intervenire nel recupero delle marginalità utili alla ripartenza, partendo da una attenta analisi sui vari centri di costo Aziendali sui quali TSC sta intervenendo come ad esempio sulle locazioni, sui servizi e sui fornitori.
Inserendo anche il costo del lavoro tra le variabili da ottimizzare, ovviamente in base al modello organizzativo utilizzato dovendo trovare aderenza ad un modo di operare del tutto cambiato, quindi abbandonando necessariamente in questo campo residue indisponibilità a fronte della necessità di modificare posizioni e modalità operative.
Su questo dissentiamo energicamente.
Già attraverso le regole contrattuali, come ad esempio le aree professionali, la flessibilità degli orari nonché le elevate percentuali dei tempi determinati, unite alla disponibilità di assumere all’interno delle stesse il 99% delle attività previste dai vari DVR Aziendali, i dipendenti hanno dato un fondamentale contributo alla ottimizzazione dei costi con la piena disponibilità di tutti, svolgendo mansioni aggiuntive e non previste mentre le mansioni di rilievo venivano affidate alla squadra manageriale. Non è possibile continuare a chiedere di condividere un comportamento Aziendale che da tempo è impegnato ad ottenere uno scivolamento verso il basso delle professionalità degli addetti. Su questo terreno troverete sindacato e delegati sempre fermi e determinati a difendere e rilanciare la professionalità espressa dai Lavoratori, sia per effetto della mobilità verticale e orizzontale nelle aree professionali che nella acquisizione delle nuove opportunità offerte dalla immissione tecnologica, punto tra l’altro rivendicato nella piattaforma di rinnovo contrattuale.
Riteniamo i dipendenti, già pesantemente colpiti economicamente dalla pandemia con la perdurante riduzione del reddito, da molto tempo in linea con gli auspici indicati dall’Azienda concorrendo in modo operativo alla realizzazione del contenimento dei costi. Ma questi sacrifici devono essere riconosciuti, non si pensi di sfruttare una situazione difficile per chiederne altri.
Desta non poche preoccupazioni la possibile interruzione, nell’applicazione restrittiva dell’attuale normativa, dei contributi per gli istituti di welfare contrattuali, Byblos e Salutesempre. Ricordiamo a tal proposito che si tratta di un costo contrattualmente definito come retribuzione indiretta e come tale non negoziabile.
Altrettanta preoccupazione desta il passaggio della comunicazione aziendale riferito ad una sostenibilità del conto economico, che viene letto come volontà di chiudere alcune strutture o ridimensionare le risorse umane impiegate nei siti.
Per quanto attiene la costituzione di un Fondo del Mibact, proposto dalle scriventi sigle sindacali e non da altri soggetti, da utilizzare dalle imprese per l’anticipazione del FIS, vogliamo solo ricordare che dopo vari mesi dalla proposta, siamo ancora in attesa di condividere con ANEC un documento congiunto da inviare al Ministero. Apprendiamo comunque con piacere la condivisione del progetto che è ormai parte integrante delle proposte formulate nel documento del Tavolo Permanente presso il Mibact e ci aspettiamo di esercitare insieme tutte quelle pressioni necessarie alla sua realizzazione.
Intanto, però, se condividiamo anche il giudizio sulle mancate corresponsioni delle indennità di FIS a tanti lavoratori da parte di INPS, vergognoso e immorale, siamo anche a chiedere che The Space Cinema, che ha richiesto il pagamento diretto dall’Istituto, si faccia carico dell’anticipazione di detti trattamenti almeno per i ritardi più evidenti.
Confermiamo comunque la nostra piena disponibilità ad aprire un confronto sui temi da voi sollevati nella succitata comunicazione, ma partendo da un approccio alla discussione che non determini assolutamente nessuna mortificazione dei lavoratori, ai quali vanno garantiti dignità e sostegno economico e, soprattutto, non riproponendo proposte o ricette che da parte nostra hanno avuto da sempre ferme e motivate posizioni contrapposte.
Cordialmente
Le Segreterie Nazionali Slc/cgil - Fistel/Cisl - Uilcom/Uil
L'Esecutivo Nazionale The Space Cinema