“Le numerose mozioni parlamentari presentate da Lista Civica, SEL, Movimento 5 Stelle, Lega, in merito alle Società di collecting dei diritti d'autore e dei diritti connessi, affrontano temi molto delicati e complessi in modo semplificato e riduttivo – dichiara Emanuela Bizi Segretaria Nazionale di Slc Cgil.
“Dopo l' "ubriacatura" di fine anni '90 sulle privatizzazioni che tanto hanno mortificato e non risolto le problematiche del settore cultura, siamo nella stagione delle liberalizzazioni. Con la tanto decantata liberalizzazione dei diritti connessi (Nuovo Imaie) si è determinata la costituzione di più società di collecting con il brillante risultato del congelamento e del blocco nella ripartizione economica dovuta alle figure artistiche che hanno maturato diritti.”
“Il modo approssimativo con cui anche a livello parlamentare si affrontano tali questioni - conclude la sindacalista - denota la mancata consapevolezza dei firmatari del fatto che la remunerazione dei diritti costituisce, per il mondo delle figure artistiche, un salario differito ed un importante elemento di sostegno in un settore deprivato da qualsiasi rete protettiva che ne regoli i periodi di lavoro e di non lavoro. Crediamo che per affrontare certe problematiche occorrano serietà e competenza.”