“Nelle due giornate del 25 aprile e del 1° maggio, Poste Italiane ha “invitato” lavoratori a tempo determinato ed indeterminato a recarsi a lavoro in una condizione mai verificatasi in precedenza”. Lo denunciano in una nota congiunta il Vice Segretario
Generale della Cgil, Vincenzo Colla, ed il Segretario nazionale dell’Slc-Cgil, Nicola Di Ceglie.
“Infatti né il contratto nazionale di lavoro, nè tantomeno gli Accordi sottoscritti tra Azienda ed Organizzazioni Sindacali -specificano i dirigenti sindacali- prevedono attività in tali giornate”.
“Un fatto già grave ed inedito cui -fanno sapere ancora Colla e DiCeglie- si aggiunge che i lavoratori hanno compiuto il servizio
privi del supporto dei loro responsabili ed in uno stato di assoluto abbandono organizzativo”.
“E’ una condotta da condannare -ha stigmatizzato il Vice Segretario Generale della Cgil- poiché nella giornata del 25 aprile si deve avere normalmente l’opportunità di ricordare il valore fondamentale della libertà e della democrazia”. “Analogamente -ha aggiunto- per il Primo Maggio, una Festa, ma anche un momento di lotta, di rilievo assoluto per tutto il mondo del lavoro cui lavoratrici e lavoratori di ogni settore vogliono aderire e partecipare”.
Ai dirigenti Cgil non sfugge ovviamente che “in giornate come queste, migliaia e migliaia di lavoratori prestano normalmente la propria attività lavorativa, ed un plauso -dicono Colla e Di Ceglie- va a tutti loro. Ma siamo ben consci che si tratta di lavoro regolato e sottoposto a turnazione a ciclo continuo di 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno. Perciò -sottolineano ancora- il contesto in cui si sono verificati i fatti nei luoghi di lavoro interessati costituisce invece ben altra cosa”.
“Sia chiaro che i responsabili aziendali di Poste Italiane non troveranno la Slc-Cgil complice di un percorso così segnato” è la
posizione del Segretario nazionale Di Ceglie che rimarca: “questo andazzo è destinato a portare a sicuro fallimento il progetto e gli
obiettivi prefissati dalla riorganizzazione prevista dall’Accordo dell’8 febbraio 2018”.
“Occorre rispetto per i diritti dei lavoratori di Poste -concludono Colla e Di Ceglie- ed il riconoscimento da parte della più grande
azienda del Paese del lavoro e del sacrificio che essi quotidianamente svolgono”.
Poste Italiane: Lavoratori costretti a lavorare il 25 aprile ed il 1° maggio
powered by social2s
TUTTE LE NOTIZIE
Comunicato unitario sul piano PCL di Poste Italiane.
26 Marzo 2021
COMUNICATO UNITARIO PIANO PCL 2021 – 2024
Si è tenuta stamane la prima riunione sulla riorganizzazione PIANO PCL 2021-2024. Siamo ai primi approcci di una trattativa che si presenta complessa ed articolata. È stata illustrata infatti una rimodulazione organizz...
Poste Italiane. Siglato accordo per Politiche Attive su Mercato Privati.
24 Marzo 2021
COMUNICATO UNITARIO INTERVENTO STRAORDINARIO SU MERCATO PRIVATI
Siglato, in data odierna, un importante verbale di accordo, anticipatorio della strutturazione dell’impianto di Politiche Attive.
Trattasi di intervento straordinario su Mercato Privati, con una co...
Lettera a Poste Italiane sui congedi Covid ai genitori
8 Marzo 2021
Roma, 8 marzo 2021
Spett.le Poste Italiane Spa c.a. Dott. Salvatore Cocchiaro Responsabile RI
Oggetto: Congedi Covid
La scrivente Organizzazione Sindacale, considerata la situazione complessiva che il Paese sta attraversando, fatta di forti restrizioni dov...
Poste Italiane. Incontro sulle politiche attive.
1 Marzo 2021
POLITICHE ATTIVE
Si è appena conclusa la riunione relativa alle Politiche Attive nel corso della quale l'Azienda ci ha informati, con apposite slides che vi invieremo non appena in possesso del formato elettronico, delle azioni svolte nell'unica tranche 2020 in ord...
Esito incontro con Poste Italiane su riorganizzazione PCL
25 Febbraio 2021
COMUNICATO UNITARIO
Si è svolta in data odierna la prima riunione di PCL su una nuova ipotesi di progetto riorganizzativo ad ampio raggio, comprensivo dell'acquisizione ed integrazione del perimetro Nexive, tema quest'ultimo non ancora affrontato e con metodi, temp...
Poste Italiane. La lezione più difficile per il soldato
18 Febbraio 2021
La lezione più difficile da imparare per un soldato è ubbidire agli ordini che ritiene sbagliati.
Registriamo con sorpresa che alla nostra lettera indirizzata a Poste Italiane sui ritardi non più tollerabili sull’avvio dei lavori contrattuali abbiamo ricevuto una p...