Sono stati fissati i criteri dell'applicazione dell'accordo sulle politiche attive firmato lo scorso febbraio e che prevede principalmente la trasformazione dei contratti a termine in tempo indeterminato, e dei contratti part time in full time, cui si aggiunge l'assunzione di 500 laureati su ruoli specialistici", lo annuncia Nicola Di Ceglie, segretario nazionale Slc Cgil che aggiunge che "sono circa 6000 i lavoratori interessati dall'accordo, che si svilupperà nel triennio 2018/2020."
Passaggio importante dell'accordo è il consolidamento dei contratti a tempo determinato avviati a partire dal 1° gennaio 2014: tali lavoratori rientreranno in graduatorie ai fini dell'assunzione a tempo indeterminato.
Altra novità è la declinazione delle graduatorie di mobilità volontaria: provinciale, regionale e nazionale. In particolare, esaurito il ricorso alle prime due, eventuali necessità di personale su base locale verranno risolte attraverso la mobilità nazionale (per il 50%) e i contratti parte time convertiti in full time. Ulteriore leva occupazionale sarà il ricorso alle assunzioni, dal mercato esterno, di giovani laureati destinati a mansioni commerciali con contratti di apprendistato professionalizzante.
"Questo è un buon accordo che giunge dopo mesi di impegno soprattutto verso l'inclusione dei giovani lavoratori e che dà prospettive concrete a tante famiglie - chiosa Di Ceglie.
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